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mercoledì, Maggio 8, 2024

Sanità, ancora una bocciatura della Regione dal tavolo tecnico nazionale

AperturaSanità, ancora una bocciatura della Regione dal tavolo tecnico nazionale

di Giovanni Minicozzi

Il persistente debito del sistema sanitario regionale è sempre più nel mirino del tavolo tecnico nazionale presieduto dal direttore del ministero dell’Economia Francesco Massicci. Nel verbale relativo all’ultima verifica tenutasi a Roma lo scorso 21 novembre il comitato nazionale ha evidenziato, infatti, una serie di criticità irrisolte nonostante gli impegni precedentemente assunti dalla Regione.

 

Il persistente debito del sistema sanitario regionale è sempre più nel mirino del tavolo tecnico nazionale presieduto dal direttore del ministero dell’Economia Francesco Massicci. Nel verbale relativo all’ultima verifica tenutasi a Roma lo scorso 21 novembre il comitato nazionale ha evidenziato, infatti, una serie di criticità irrisolte nonostante gli impegni precedentemente assunti dalla Regione. A sei anni dalla sottoscrizione del piano di rientro, è scritto nel verbale, l’obiettivo dell’equilibrio economico è ancora molto lontano. Il consuntivo 2012 presenta un disavanzo pari a 54 milioni e 764 mila euro che sommati alla perdita del 2011 di 35 milioni e 743mila euro, determina un debito complessivo pari ad 87 milioni e 694mila euro, pur considerando la previsione del gettito fiscale aggiuntivo conseguente all’ulteriore maggiorazione delle addizionali Irap ed Irpef per il 2013.

Pertanto la percentuale del disavanzo è pari all’8,9 per il 2012 che sale al 17,9%  se si considerano anche i disavanzi pregressi. Tali numeri risultano essere ben lontani dalla soglia del 5% prevista nel piano di rientro. Inoltre, allo stato attuale, il tavolo tecnico nazionale ha confermato, in base alle informazioni in suo possesso, il mancato trasferimento di risorse da parte della Regione al Servizio sanitario regionale per un importo totale di 253 milioni 732 mila euro. A seguito di tale inadempienza tavolo tecnico e comitato hanno evidenziato una mancata riduzione dei tempi di pagamento alle imrpese fornitrici che continuano ad essere prossimi ai 900 giorni. Nel mirino dei ministeri competenti è finita anche la nomina di Antonio Lastoria a direttore generale della Sanità, fatta dal presidente Frattura, per presunta incompatibilità in quanto già impegnato, ed ora in aspettativa con la Cattolica. Nel verbale inoltre viene sottolineato che la struttura commissariale della Regione è composta dal commissario Paolo Frattura e dal sub commissario Nicola Rosato e che tutti i documenti relativi all’attuazione del piano di rientro devono essere sottoscritti da entrambi. Il tavolo tecnico ha poi evidenziato che:

-permane l’alto livello di contenzioso con le principali strutture private accreditate  (Neuromed e Cattolica);

– i provvedimenti relativi agli accreditamenti risultano ancora carenti nell’istruttoria;

– non risulta pervenuta l’atto aziendale dell’Asrem;

-la riorganizzazione della rete assistenziale non risulta definita;

– il richiesto aggiornamento del programma operativo 2013-2015 non è pervenuto e si resta in attesa della nuova versione  che dovrà essere inviata ai ministeri entro il 10 dicembre.

E poi l’avvertimento finale contenuto nel verbale: alla luce delle gravi criticità riscontrate e al fine di evitare che si creino i presupposti per l’attivazione della procedura di commissariamento i  ministeri invitano la gestione commissariale a porre in essere nei tempi prescritti tutte le azioni necessarie al risanamento che dovranno essere indicate nel programma operativo 2013-2015 da inviare entro il 10 dicembre.

Il presidente Frattura, però, in altre occasioni ha sempre ribadito che la gestione della sanità è di esclusiva competenza della Regione e che ciò è avvalorato anche da una sentenza della suprema Corte.

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