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mercoledì, Maggio 8, 2024

Omicidio Di Paolo, pena confermata in Appello per la moglie: 14 anni di reclusione

AperturaOmicidio Di Paolo, pena confermata in Appello per la moglie: 14 anni di reclusione

di Anna Maria Di Matteo

I giudici della Corte d’Appello hanno ribadito la colpevolezza di Anna Vincelli.  La donna è accusata di omicidio volontario. L’amante , Domenico Ciarlitto, dovrà scontare un anno di reclusione per favoreggiamento.

Omicidio Di Paolo, i giudici della Corte d’Appello hanno confermato la sentenza di primo grado emessa a carico di Anna Vincelli, accusata di omicidio volontario e per questo condannata a 14 anni di reclusione. Pena confermata anche per il suo amante, Domenico Ciarlitto, condannato ad un anno di carcere per favoreggiamento. La donna, anche per i giudici di secondo grado, è  colpevole della morte del marito, Nicola Di Paolo, il muratore di Larino scomparso nel luglio di sei anni fa. L’uomo, la sera della sua sparizione era a casa, quando intorno alle 23 ricevette una telefonata, partita, si seppe poi, da una cabina telefonica vicina al tribunale. Disse alla moglie che, in quel momento era con lui,  che doveva uscire e che sarebbe tornato presto. Ma da quella sera di luglio di lui non si seppe più nulla. Nicola Di Paolo non fece mai più ritorno a casa. Partirono le indagini e i sospetti quasi subito si concentrarono sulla moglie, Anna Vincelli che aveva una relazione con Domenico Ciarlitto. La coppia finì presto sotto inchiesta, accusata di aver ucciso l’uomo e di averne fatto sparire il corpo che, a distanza di sei anni non è stato mai  ritrovato. Tra le ipotesi avanzate sulla fine di Nicola Di Paolo c’è anche quella secondo la quale il corpo della vittima fu dato in pasto ad alcuni maiali, rendendo quindi impossibile il ritrovamento dei poveri resti. Dopo tre ore e mezza di Camera di consiglio la lettura della sentenza da parte del presidente Rossana Iesulauro.  I due imputati, seduti l’uno accanto all’altra, hanno ascoltato impassibili la sentenza. Poi si sono allontanati senza rilasciare dichiarazioni. Il Procuratore generale, Claudio Di Ruzza, che aveva chiesto 14 anni di carcere per la donna, si è detto soddisfatto, così come soddisfatto si è detto, per l’esito del processo, anche l’avvocato della famiglia della vittima, Giuseppe Caterina. Il legale di Anna Vincelli, Michele Urbano,  ha parlato di “sentenza amara”, valutando la possibilità di ricorrere in Cassazione una volta lette le motivazioni dei giudici. Una vicenda, quella legata alla scomparsa del muratore di Larino,  che in Molise destò scalpore e della quale si interessò anche la trasmissione ‘Chi l’ha visto’ in onda su Rai Tre.

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