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mercoledì, Maggio 8, 2024

Larino, il “Comitato Civico Frentano” risponde al Sindaco Giardino

EvidenzaLarino, il "Comitato Civico Frentano" risponde al Sindaco Giardino

E’ sempre così, quando non si hanno argomenti ci si arrampica sugli specchi. Il Sindaco di Larino, Giardino, si arrampica su una torre di scartoffie dalla quale estrae vuote promesse come quelle che fece cinque anni fa. Così il primo cittadino risponde all’Associazione “Comitato Civico Frentano” che, a suo dire, rivolge critiche strumentali in concomitanza delle nuove elezioni all’Amministrazione da lui capeggiata. Il Sindaco è stato, evidentemente, troppo “impegnato” in questi anni per non accorgersi che la disistima della nostra Associazione ha marciato di pari passo con la sua azione amministrativa. E’ di una gravità inaudita, però, che il suo staff lo abbia tenuto all’oscuro di quanto si andava dicendo! A proposito, a cosa è servito lo staff?

Il Sindaco Giardino, come un mago tira fuori il coniglio da un cilindro, esibisce ben 50 milioni di Euro piovuti su Larino per merito suo, ma non è stato capace di trovarne neppure un migliaio da destinare a contributo spese per salvare il “Vietri” con il ricorso al TAR che, va ricordato ancora una volta, si è rifiutato di sottoscrivere e che è stato finanziato con una colletta fatta dai cittadini. Come abbia lottato per la sopravvivenza del nostro ospedale, Dio solo lo sa! Ma, se lo volesse, potrebbe spiegarcelo in un pubblico confronto.

Anche perché dei miracoli di cui va parlando non si è accorto nessuno, neppure i morti: basti andare a constatare come è ridotto il cimitero, del quale questa Amministrazione si è occupata solo con riguardo al suo ampliamento…

Quanto alla mancata costruzione del nuovo edificio scolastico per l’Istituto Tecnico Agrario, i signori dell’Associazione sanno benissimo che le competenze in materia sono della Provincia (parte della famosa filiera: se ne ricorda, Sindaco?) ma l’individuazione dell’area su cui realizzarlo spetta al Comune, ergo all’attuale Amministrazione la quale, come Ponzio Pilato, ha scelto di non decidere con la conseguenza che i Licei sono ancora nell’ex complesso ospedaliero ad oltre dieci anni dal sisma.

Il fatto, poi, che l’Amministrazione Giardino non abbia proferito parola neppure in merito al nuovo Piano Sanitario, deleterio per il “Vietri” e per l’intero territorio del Basso-Molise, la dice lunga sulla “veemenza” con cui ha difeso e difende l’ospedale. Non lo ha fatto neanche adesso che la paternità del Piano è del Commissario ad acta Filippo Basso e non del suo “mentore”, Michele Iorio. Un  silenzio, perciò, ancor più biasimevole! Fortunatamente almeno l’Amministrazione di Termoli “s’è desta”! sperando che questa volta non ci si fermi ad una lettera d’intenti ma si proceda fino all’annientamento di quella sciagura chiamata riorganizzazione sanitaria. E dunque, poiché la parola dovrà necessariamente e legittimamente tornare al futuro Consiglio Regionale di prossima elezione, ci si aspettano, anche dai candidati, impegni precisi e limpidi in merito ad un argomento, la sanità, di importanza prioritaria per la nostra Regione in generale e per ciascun territorio in particolare. Fino a questo momento l’unica certezza è che il Centro-Destra (privo di qualsivoglia credibilità) continua a predicare bene: incandidabilità di coloro che hanno provocato dissesto nelle amministrazioni, discontinuità all’insegna del rinnovamento, liste senza indagati e condannati e altri buoni propositi; ed a razzolare male riproponendo gli autori del dissesto della nostra regione, in larga parte inquisiti e condannati, senza un benché minimo progetto che aiuti il Molise ad uscire dal baratro ma sbandierando le solite menzognere promesse. Il Centro-Sinistra, dal canto suo, dà come sempre il “meglio” di sé ostentando la massima democrazia con l’indizione delle primarie salva poi la ricusazione dell’eletto (forse imprevedibilmente), da parte di qualche altro competitore della stessa coalizione, con motivazioni tardive atte solo a giustificare la propria egoistica ambizione di proporsi egli stesso come candidato presidente, spiegando che la sua collocazione è “oltre”. Sembra di vedere uno di quei criceti che corrono, corrono in una ruota per restar piantanti sempre lì: all’opposizione. Eh si! Probabilmente la spaccatura del Centro-Sinistra determinerà, ahi noi, il ritorno del “monarca”. Anche questa volta la politica sta dando uno spettacolo caoticamente riprovevole!

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