Le armi italiane all’Iraq sì, gli aiuti umanitari e allo sviluppo no. Un macigno sulla coerenza del governo arriva proprio nel giorno della visita lampo a Baghdad ed Erbil del premier Renzi e dell’informativa urgente dei ministri Mogherini e Pinotti sul caso dei convogli di armamenti che entro la settimana dovrebbero lasciare l’Italia per giungere nel Kurdistan iracheno, teatro delle violenze dell’Isis.