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venerdì, Aprile 26, 2024

Merkel boccia le proposte di Atene Tsipras: referendum si farà, votate no

AttualitàMerkel boccia le proposte di Atene Tsipras: referendum si farà, votate no

Ennesima giornata di trattative sull’orlo del baratro per la Grecia. Martedì è scaduta la rata di 1,6 miliardi di euro che Atene deve al Fondo Monetario internazionale. Il pagamento non è arrivato e il premier Tsipras tende ora la mano ai creditori, con una nuova proposta di sacrifici, del valore totale di 8 miliardi, inviata all’Europa (leggi la lettera in inglese e la traduzione in italiano). Allo stesso tempo, però, da Atene non c’è alcun ripensamento per quanto riguarda il referendum di domenica 5 luglio. Anzi, in un discorso in tv alla nazione Tsipras ha chiesto al suo popolo di votare no alle condizioni proposte dai creditori internazionali. E se già mercoledì mattina la cancelliera Angela Merkel aveva frenato su qualsiasi apertura nei confronti del nuovo piano di Atene (anche il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, lo aveva subito bocciato perché «non fornisce nessuna ulteriore chiarezza») annunciando che fino a dopo il referendum non si riaprirà nessuna trattativa, in serata l’ennesima riunione dell’Eurogruppo si conclude con un nulla di fatto: i membri sono concordi nell’annunciare che nessuna nuova riunione dei ministri delle finanze è prevista prima di domenica. Tra Grecia ed Europa le trattative sono quindi sospese. Ma nulla sembra perduto. Dal presidente del Consiglio Ue Donald Tusk arrivano parole incoraggianti: «L’Europa vuole aiutare la Grecia, ma non può aiutare nessuno contro la sua volontà. Aspettiamo il risultato del referendum». Lo stesso ministro delle Finanze greco, Varoufakis, parla di una riunione proficua con i suoi omologhi che hanno valutato positivamente le proposte d Atene sulla ristrutturazione del debito.

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