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giovedì, Maggio 2, 2024

Regionali, Greco scuote la coalizione progressista: “No a candidature astratte. Anche il mio nome per la Presidenza”

AperturaRegionali, Greco scuote la coalizione progressista: "No a candidature astratte. Anche il mio nome per la Presidenza"

Facendo un paragone calcistico, potremmo utilizzare per Andrea Greco, capogruppo del M5S in Regione, la stessa definizione che uno dei principi del giornalismo nazionale, Gianni Brera, utilizzò per Gigi Riva: “Rombo di tuono”. Tale e tanta è stata infatti la detonazione che hanno prodotto le sue parole in un livido pomeriggio di aprile, da lasciare stordita una coalizione, quella di centrosinistra, impegnata da mesi in una giostra di inchini e minuetti che sul fronte delle prossime regionali non ha prodotto altro che uno sterile toto-candidati che non ha portato al momento da nessuna parte. “Non si può più temporeggiare su queste scelte, altrimenti la differenza tra noi e chi ci ha preceduto non esisterebbe” – scrive Greco in un post affidato alla sua pagina Facebook. “Avremmo già dovuto essere con voi a raccontarvi cosa vogliamo fare”, prosegue il capogruppo in regione facendo riferimento all’elettorato progressista rispetto al quale – scrive – il Movimento deve avere un ruolo centrale.

Nei giorni scorsi, rispetto alle trattative in corso Greco, aveva fatto quella che nel gioco degli scacchi è la classica mossa del cavallo, scartando di lato per evitare di essere travolto da una sorta di moto perpetuo dell’inconcludenza. A qualcuno – è sempre Greco a parlare – il mio gesto deve essere parso una resa ma, in realtà, altro non era che un modo per facilitare le interlocuzioni in corso al tavolo progressista.

Poi l’affondo: “I cittadini hanno il sacrosanto diritto di scegliere alla guida della Regione non entità astratte e personaggi noti, ma dei manifesti umani di valori che abbiano dato prova nelle istituzioni battendosi a tutela dei molisani. Il fronte progressista – scrive ancora Greco – prima di ogni altra opzione ha il dovere di candidare alla presidenza della Regione chi ha dimostrato impegno istituzioni, non chi non ha mai amministrato un solo giorno e magari non vive nemmeno in Molise”.

Il riferimento all’unica ipotesi venuta furi dal tavolo di centrosinistra, quella del giornalista Domenico Iannacone, è sin troppo evidente.

Ma davvero questa terra è in preda ad una ipnosi collettiva – si chiede Greco. Occorre rispeto per i molisani che ci esprimono fiducia da anni – prosegue – e vogliono che la coalizione si guidata de un’espressione chiara del Movimento. Per questo metto a disposizione il mio nome per la guida di una coalizione che riporti normalità, legalità e cura per il nostro amato Molise”. Questa la conclusione. Un rombo di tuono, quindi, una punizione alla Gigi Riva che ha rotto la porta e sfondato la rete e che ha gettato la palla nel campo di quella parte pentastellata disponibile a soluzioni esterne, non politiche, avulse alle battaglie e all’identità del Movimento. Per ora la partita interna ai 5 Stelle finisce uno a zero con rete di Greco. Vedremo nei prossimi giorni se oltre al tuono dalle nubi cadrà anche qualche saetta.

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