L’attesa è finita. Dal mese prossimo – o giù di lì – al Museo Nazionale del Paleolitico ci sarà un nuovo graditissimo ospite, la ricostruzione tridimensionale di un bambino vissuto a Isernia 600.000 anni fa. E insieme a lui, con ogni probabilità, ci sarà anche il dentino scoperto nel 2014 durante una campagna di scavi: la bacheca è stata già collocata e i lavori di allestimento sono ormai prossimi alla conclusione. Ma la curiosità è naturalmente tutta per il bimbo. L’opera – ha detto il Direttore dei Musei del Molise Leandro Ventura – sarà consegnata agli inizi di marzo. Ed è destinata ad arricchire l’offerta di una struttura che già sta facendo registrare un sensibile incremento dei visitatori: negli ultimi 5 anni sono aumentati del 29%. Nel frattempo il direttore del museo, Enza Zullo, continua a impegnarsi per promuovere il paleolitico, ma soprattutto per cercare di accelerare l’iter per la realizzazione dei nuovi allestimenti. Salvo imprevisti, entro la fine dell’anno il nuovo assetto sarà completato anche dalla ricostruzione a grandezza naturale di quattro specie animali rinvenute sul sito della Pineta: il megacero, il rinoceronte, il bisonte e l’orso. Ora però tocca al bambino, realizzato grazie agli studi condotti da un’équipe di ricercatori dell’Università di Ferrara, guidati dal professor Carlo Peretto. La ricostruzione realistica delle sembianze del bambino è partita proprio dal ritrovamento del dentino. Tutto questo lavoro – ha commentato Ventura – consentirà al Museo del Paleolitico di comunicare e sintetizzare le scoperte di anni di scavi e studi in modo diretto. La ricostruzione dell’opera è stata affidata a una delle migliori paleo-artiste al mondo, la francese Elisabeth Daynes, famosa tra l’altro per la ricostruzione del busto di Tutankhamon e dell’australopiteco Lucy. Per il nome da dare al bambino di Isernia, sarà indetto un concorso nazionale destinato a coinvolgere le scolaresche di tutta Italia.
Isernia. Museo del Paleolitico: in arrivo il dentino e la ricostruzione di un bimbo di 600mila anni fa
