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venerdì, Maggio 3, 2024

Libri scolastici, dal Ministero dell’Istruzione 670mila euro alla Regione

AttualitàLibri scolastici, dal Ministero dell'Istruzione 670mila euro alla Regione

Terminate le ferie, le famiglie si accingono a fare i conti con la imminente ripresa delle lezioni. I battenti delle scuole molisane, come da calendario, si apriranno il prossimo lunedì 16 settembre ed una delle cose più pesanti da affrontare in questi tempi di ristrettezze economiche, è quella dell’acquisto dei libri di testo. Una liturgia che si ripete ogni anno, complice l’adozione di edizioni sempre nuove, magari diverse dalla precedente solo per l’aggiunta di qualche paragrafo oppure la revisione di qualche capitolo. Un meccanismo al quale il mercato dell’usato, solo in parte, riesce a mettere un argine.

Per venire incontro alle esigenze delle famiglie in condizioni di difficoltà e indigenza, c’è da anni una legge nazionale che interviene in soccorso, la n. 448 del 1998.Una normativa che prevede, attraverso le Regioni, l’erogazione per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo.

Dal Ministero dell’Università e della Ricerca si è proceduto al riparto regionale ed al Molise sono toccati circa 670mila euro. Attraverso questa risorsa verranno attivati gli aiuti alle famiglie, attraverso una procedura che coinvolge da un lato la Regione e dall’altro i Comuni. Sono proprio questi ultimi a raccogliere le domande degli interessati che dovranno essere presentate entro e non oltre il termine del 12 ottobre prossimo. Successivamente saranno i comuni stessi a dover trasmettere alla regione, entro il 4 novembre successivo, gli elenchi dei beneficiari. A beneficiare dei contributi potranno essere sia i genitori oppure i legali rappresentanti dei alunni che frequentano tanto gli istituti scolastici ricadenti nel territorio comunale di residenza, oppure coloro che frequentano istituti scolastici ricadenti in regioni limitrofe. Unico requisito richiesto per essere ammessi al beneficio è rappresentato dall’ISEE: l’indicatore economico equivalente, non deve essere superiore a 10mila 732 euro e 94 centesimi.

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