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mercoledì, Aprile 24, 2024

Pozzilli. Emicrania e cefalea a grappolo, le nuove prospettive terapeutiche

AttualitàPozzilli. Emicrania e cefalea a grappolo, le nuove prospettive terapeutiche

Si è svolto al Neuromed il VII Congresso della Sezione Interregionale Lazio-Molise della SISC – Società Italiana per lo Studio delle Cefalee. Si è parlato di “Nuove prospettive terapeutiche nel trattamento preventivo e sintomatico delle cefalee primarie”. Il convegno, riconosciuto anche come corso ECM per le professioni sanitarie, ha visto la responsabilità scientifica dei dottori Anna Ambrosini, Armando Perrotta e Francesco Pierelli del Centro per le Studio e la Cura delle Cefalee dell’I.R.C.C.S. Neuromed.
Le cefalee – è stato detto durante l’incontro – rappresentano il disordine neurologico più diffuso, eppure non c’è una adeguata consapevolezza da parte di chi ne soffre, né, a volte, neanche da parte degli stessi medici. Se non adeguatamente trattato il disturbo cefalalgico può peggiorare: con il passare del tempo i normali antidolorifici, presi a dosi troppo alte o con troppa frequenza, diventano inefficaci, e la situazione si cronicizza.
Tra le cefalee primarie “disabilitanti”, cioè capaci di provocare una decisa diminuzione della qualità della vita, sicuramente l’emicrania rappresenta la più comune. Molto meno frequente, ma degna di particolare attenzione, è poi la cefalea a grappolo. Il dolore sperimentato dai pazienti che ne soffrono, in forma episodica o cronica, è tra i più violenti che sia possibile descrivere, tanto da meritarsi in passato l’eponimo di “cefalea da suicidio” per i numerosi casi di tentativi di suicidio tra i pazienti affetti, nel corso della crisi.
Le cefalee non sono un problema del singolo individuo: a parte i costi delle cure e delle visite, che gravano sul Sistema Sanitario Nazionale, pesano molto anche sulla vita sociale e lavorativa del paziente, diventando un carico importante per l’intera società, soprattutto quando le crisi hanno frequenza molto elevata o si manifestano in forma cronica.
Il convegno ha visto coinvolti alcuni dei migliori specialisti del settore italiani e stranieri e ha avuto lo scopo di illustrare a Medici di base, Neurologi ed altri specialisti coinvolti nella gestione di pazienti cefalalgici le basi fisiopatologiche che hanno portato allo sviluppo di nuovi farmaci e di approcci terapeutici non farmacologici. Presentati anche i risultati degli studi clinici che ne hanno mostrato l’efficacia.

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