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domenica, Aprile 28, 2024

Sanità, il Comitato pro Cardarelli alla ministra Grillo: subito un commissario ad acta che non sia Toma

AperturaSanità, il Comitato pro Cardarelli alla ministra Grillo: subito un commissario ad acta che non sia Toma

di ANNA MARIA DI MATTEO

La nomina del commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi nel settore sanitario è un atto che il governo centrale non può più rinviare, vista la situazione drammatica in cui si trova la sanità molisana. Ma sia chiaro: la figura del commissario non può essere sovrapponibile a quella del governatore. Due figure che devono rimanere distinte e separate: la prima è essenzialmente tecnica, la seconda è politica e incompatibili tra loro.

E’ in sintesi questa la posizione assunta dal Comitato pro Cardarelli che si batte da anni in difesa della sanità pubblica, esplicitata in una nota destinata alla ministra della Sanità Grillo. Una posizione che in sostanza chiude le porte al presidente della Regione Toma che invece intende avocare a sé l’incarico.

Il fatto che il governo stia prendendo altro tempo per la scelta del commissario ad acta non fa che bloccare il tentativo di riorganizzazione di un sistema ormai vicino al collasso, è la denuncia del Comitato che è tornato ad esprimere preoccupazione per lo stato in cui si trova il settore. “In una situazione di gravità quale è quella in cui versa il Molise – ha fatto sapere l’associazione – in cui il lungo protrarsi del commissariamento costituisce un chiaro sintomo negativo del processo di risanamento sanitario, appare indispensabile affidare il compito di commissario ad acta ad una figura che sia al di sopra delle parti, in possesso di riconosciute competenze e capacità gestionali, che possa garantire un esercizio delle sue delicate funzioni di tutela della sanità pubblica di qualità, libero das condizionamenti di sorte e al riparo da ogni interferenza della regione commissariata, così come vuole la legge”. L’ appello al governo a fare in fretta e soprattutto a scegliere un tecnico che sia capace di traghettare la sanità molisana fuori dal pantano in cui si trova da anni, caratterizzata da disfunzioni e carenze in materia di patologie tempo dipendenti, dalla drammatica carenza di personale, dalla frammentaria applicazione dei Lea. Tutto questo mette a rischio la salute e anche la vita dei cittadini molisani, è la denuncia, costretti ad uscire dal Molise per curarsi. Un fatto gravissimo ed inaccettabile.

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