14.4 C
Campobasso
venerdì, Aprile 26, 2024

Sicurezza stradale, dopo la tragedia di Genova e il terremoto il Molise ha paura. Di Pietro attacca il Governo e chiama in causa la Regione

AperturaSicurezza stradale, dopo la tragedia di Genova e il terremoto il Molise ha paura. Di Pietro attacca il Governo e chiama in causa la Regione

di GIOVANNI MINICOZZI

L’immane tragedia di Genova e il successivo terremoto del Molise hanno provocato allarme e paura tra tutta la popolazione residente e anche tra i pochi turisti ospiti in Regione che sono scappati di corsa. Lo spavento è legato soprattutto al timore relativo alla sicurezza delle grandi opere pubbliche realizzate dalla Cassa per il Mezzogiorno tra la fine degli anni sessanta e l’inizio del decennio successivo. Tra queste il viadotto Gamberale e il Verrino nell’alto Molise nonché il viadotto della diga del Liscione sulla Bifernina quelle che fanno più paura di tutte le altre.
All’epoca i massicci investimenti pubblici rilanciarono lo sviluppo del Molise e ne arricchirono la dotazione infrastrutturale che oggi, però, risulta essere del tutto inadeguata tanto che la Regione è ripiombata nello storico isolamento sia per la fatiscenza della rete principale sia per la viabilità secondaria.
L’Anas, concessionaria di queste opere e delle cosiddette opere d’arte (ponti, viadotti, gallerie) in esse contenute , mantiene la bocca cucita e non parla con la stampa né, tantomeno, con i cittadini.
Il Presidente della Regione Donato Toma, dal canto suo, rassicura e preannuncia investimenti e verifiche da parte dell’Anas sui pilastri della diga del Liscione e su altre opere per renderle sicure. Staremo a vedere. Intanto l’ex ministro Antonio Di Pietro, in una intervista rilasciata a Telemolise, ha attaccato il ministro Toninelli sulla sciagura di Genova:
Quando ero ministro delle infrastrutture – ha detto – modificai il disciplinare della concessione con la Società autostrade e inserii degli obblighi di controllo da parte del Governo che evidentemente non sono stati fatti. Il ministro Toninelli dice che si costituirà parte civile e preannuncia la revoca della concessione ma non sa che esistono altre sanzioni che possono essere applicate. Per quanto riguarda la costituzione di parte civile – ha aggiunto Tonino Di Pietro – non sa che il suo ministero potrebbe essere coinvolto come responsabile civile della tragedia. E poi- ha specificato – revocare la concessione sarebbe solo un favore fatto alla famiglia Benetton senza contare che dal giorno successivo non ci sarebbe chi gestisce migliaia di chilometri di autostrade. Toninelli e Luigi Di Maio sono persone arroganti e incapaci – ha concluso- che mettono a rischio gli interessi dell’Italia “.
Per quanto riguarda la sicurezza stradale del Molise l’ex ministro ha dichiarato:
” l’Anas ha il dovere di intervenire per garantire la sicurezza delle opere pubbliche che ha in concessione ma il Governo nazionale, la Regione e gli enti locali hanno il dovere di verificare l’operato dell’Anas la quale non può esercitare il doppio ruolo di controllore e controllato ” ha concluso Antonio Di Pietro.
Intanto però, aggiungiamo noi, i molisani hanno paura di spostarsi e non si sentono sicuri né sulla Bifernina, né sulla Trignina né sull’intera viabilità regionale.
Il paragone con il Burundi è d’obbligo anche per quanto riguarda il sistema dei trasporti.
Attendiamo ora , con ansia e con fiducia, la posizione della Regione.

Ultime Notizie