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giovedì, Maggio 2, 2024

Il Consiglio regionale approva le modifiche allo Statuto: c’è il quinto assessore

EvidenzaIl Consiglio regionale approva le modifiche allo Statuto: c'è il quinto assessore

Le modifiche allo Statuto Regionale diventano definitive e operative, con la prevista seconda deliberazione del consiglio. L’aula infatti ha approvato a maggioranza. Hanno votato no Totaro, Scarabeo e Manzo, i quali hanno chiesto e ottenuto la votazione per appello nominale; non ha partecipato al voto, abbandonando l’aula, la consigliera Lattanzio. Favorevoli la maggioranza di centrosinistra e dal centrodestra. Si è stabilito il numero massimo di assessori in ragione di un quinto dei componenti dei consiglieri, con arrotondamento all’unità superiore. Dunque 5. Introdotta, infine, la figura del sottosegretario alla Presidenza. Sarà un consigliere e, è stato spiegato, non sono previsti oneri finanziari. «il mio No – ha spiegato Francesco Tortaro di Liberi e Uguali – credo sia quello di tanti molisani che di fronte alle difficoltà che incontrano, ai problemi di lavoro, di sanità e di infrastrutture, certo non possono sopportare le modifiche apportate che, di fatto, potrebbero determinare un allargamento dell’assise regionale a 25 consiglieri e quindi a maggiori spese. L’aver previsto la creazione del sottosegretario e l’istituto della sospensione del consigliere in caso di nomina ad assessore – ha continuato – comporterà l’allargamento del consiglio Regionale a 25 – ha detto Francesco Totaro, esponente di Liberi e Uguali – con il conseguente aumento della spesa pubblica, in barba al dettato del Decreto Monti. Si continua ad amministrare predicando bene e razzolando male, soprattutto quando si parla di riduzioni dei costi della politica ed è per questo – ha concluso Totaro – che i miei NO saranno sempre più convinti».
“Un regalo di fine legislatura, anzi un vero e proprio ‘pacco’ per i molisani”. “Si è veramente superato il limite della decenza – ha dichiarato Danilo Leva candidato alla Camera per Leu – Mentre i cittadini sono alle prese con le difficoltà quotidiane, una classe politica gradassa e sprezzante, con atteggiamenti da basso impero, pensa a consolidare le proprie posizioni. Una regione piccola come il Molise non ha bisogno di un assessore in più, ma – ha detto ancora -di amministratori seri che sappiano occuparsi dei problemi reali e che siano profondamente diversi da quelli attuali”.
Nelle modifiche è previsto che ogni anno le commissioni consiliari permanenti riferiscano al consiglio sullo stato dell’economia e del lavoro nella regione. L’aula inoltre può formulare direttive e indirizzi alla Giunta nella fase di formazione degli atti normativi dell’Unione Europea.
Approvato a maggioranza con voto contrario di Angela Fusco Perrella e l’astensione di Patrizia Manzo, il Piano regionale di tutlea delle acque e il piano nitrati che ra stato adottato con delibera di Giunta. Approvata infine all’unanimità la Mozione di Petraroia sulla crisi dell’edilizia, che impegna Frattura, l’assessore Nagni e l’esecutivo a promuovere subito un incontro con sindacati e associazioni di categoria, a individuare e pianificare soluzioni e misure normative con politiche mirate.

In apertura dei lavori l’Assemblea ha provveduto alla surroga di Michele Iorio, che si è dimesso da consigliere, con Nicola Romaguolo, assegnato alla I Commissione.

Nel corso della seduta il Governatore Frattura è intervenuto sull’inchiesta che lo vede indagato a Bari per il reato di calunnia insieme all’avvocato Salvatore Di Pardo. Il governatore si è detto sereno e convinto di aver chiarito al magistrato la propria posizione.

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