L’esplosione è avvenuta nel cuore della notte nel centro del paese. Quattro persone incappucciate hanno raggiunto l’ufficio postale di Portocannone. Obiettivo: svaligiare il Postamat utilizzando la tecnica della marmotta ma qualcosa non ha funzionato. Un contenitore di metallo riempito di esplosivo e azionato con un filo di ferro per forzare l’impianto dedicato al prelievo di contanti.
La banda è stata notata da alcuni residenti che hanno chiamato i Carabinieri: l’ordigno artigianale ha squarciato il Postamat e parte delle banconote, alcune migliaia di euro, è andata bruciata. Questo è emerso da una prima ricostruzione. L’esplosione ha provocato anche un principio di incendio all’ingresso dell’ufficio postale che si trova a pochi metri dalla piazza principale del paese.
Il colpo è fallito e la banda è stata messa in fuga dai militari facendo perdere le tracce tra le campagne circostanti e lungo la fitta rete di strade interpoderali al confine con la Puglia e i centri limitrofi.
Sul posto i Carabinieri della Compagnia di Termoli, coordinati dal maggiore, Fabio Ficuciello e i militari stazione di Campomarino con il maresciallo, D’Amico.
Sono stati effettuati i rilievi tecnici da parte del personale specializzato e ascoltate alcune persone per cercare di acquisire elementi utili per ricostruire l’identità dei banditi.
Il postamat di Portocannone si trova lungo una strada laterale e viene controllato anche da una telecamera di videosorveglianza puntata proprio sul punto di prelievo. Anche su questo aspetto e sui filmati si concentrano le indagini dei Carabinieri.
Il furto è stato sventato a due settimane dalla rapina compiuta sempre all’ufficio del paese, quando ad agire fu una sola persona armata di pistola.
Non è la prima volta che si verificano episodi di questo tipo e sempre nel fine settimana. Sulla vicenda non si escludono sviluppi. (Foto: Adam Norante)