È solo di pochi giorni fa la notizia di una mamma che ha giustificato la figlia a scuola per non essere riuscita a fare i compiti per il giorno dopo assegnati in classe dalle maestre.
La motivazione: «Dopo otto ore sui banchi, mia figlia ha dedicato il suo tempo libero ad attività ricreative e sportive».
Uno sfogo che la mamma della bambina ha pubblicato anche sulla sua pagina facebook e che ha sollevato non poche polemiche.
È tornato, infatti, a far discutere il tema dei troppi compiti a casa, soprattutto per gli alunni delle elementari. Qualcuno favorevole, qualcuno invece contrario, che ha addirittura additato il gesto della giovane madre milanese come ‘diseducativo’.
Sta di fatto, però, che qualcosa negli ultimi tempi a tal riguardo si sta muovendo, ma non solo.
La scuola sta cambiando…
Oggi ad esempio il copiare, ossia collaborare, è incoraggiato e gli studenti diventano docenti: è la nuova scuola degli artigiani digitali resa possibile dall’introduzione nella didattica di laboratori scolastici e aule-officine dove ragazzi e insegnanti lavorano insieme e creano innovazioni giocando.
Nuove tecnologie a basso costo sono il risultato, come le stampanti 3D o il robot batterista costruito dai ragazzi dell’Istituto Marconi di Campobasso. Proprio questo simpatico robot è stato premiato come miglior progetto scolastico della Maker Faire, il più grande evento europeo dedicato al mondo dell’innovazione e delle tecnologie nate «dal basso».
L’insegnamento tradizionale viene così rimesso in discussione, se non del tutto ribaltato.
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