di ANNA MARIA DI MATTEO
Campobasso-Spoleto: alla fine l’ha spuntata la città dell’Umbria, famosa per il Festival dei due mondi, dedicata alla musica, all’arte, alla cultura e allo spettacolo. Una sfida impari che il capoluogo del Molise avrebbe almeno dovuto tentare di giocare. Invece è andata male. Anzi malissimo.
Al centro della vicenda, alcune scene che il regista Luca Manfredi, figlio di Nino l’artista scomparso 12 anni fa, aveva deciso di girare a Campobasso. L’intera troupe, della quale fanno parte attori del calibro di Gigi Proietti e Nancy Brilli, sarebbe stata in città per un paio di settimane. La produzione, la nota Compagnia Leone cinematografica Srl, era in contatto con il Comune e la Regione alle quali aveva chiesto un contributo complessivo di 30 mila euro. La Regione avrebbe detto sì, lo stesso avrebbe fatto anche il Comune, con il sindaco Battista che avrebbe dato disposizione di inserire 15mila euro in bilancio. Quando tutto sembrava andare per il verso giusto, a due settimane dal ciak in Molise, è arrivata la doccia fredda. Dalla produzione una mail scarna, di poche righe, con la quale annunciava il dietrofront: «Purtroppo non si riescono ad attivare le corrette procedure per un’adeguata preparazione del film in terra molisana».
Immancabili le polemiche e gli attacchi all’indirizzo dell’assessore comunale alla Cultura Emma de Capoa, in favore della quale, però, si è schierato il sindaco Battista. «Abbiamo dato la nostra piena disponibilità alla produzione – ha chiarito – evidentemente poi ci avrà ripensato. Ma non è dipeso certo da noi», ha chiosato il sindaco.
Sarà anche vero, ma per Campobasso e per il Molise, ancora un’occasione persa. E così, nella fiction che andrà in onda, in prima serata su Rai Uno, non vedremo l’attore protagonista, il molisano, Elio Germano nei panni di Nino Manfredi, attraversare la nostra Piazza Pepe. Lo vedremo invece, passeggiare in un’altra piazza, splendida, ma che non è quella di Campobasso.
