Sono sette i comuni che saranno attraversati dal metanodotto, tutti nel Basso Molise: Larino, Guglionesi, Montecilfone, Palata, Tavenna, Mafalda e Montenero di Bisaccia. 111 km fino a Chieti, 25 su suolo molisano.
E’ quanto risulta dal progetto presentato dalla Società Gasdotti S.p.A., incaricata della realizzazione dell’opera che, oltre al Molise, interesserà anche alcuni paesi dell’Abruzzo.
Sono tanti i dubbi in merito, alcuni sollevati dagli abitanti delle zone interessate, preoccupati del danno ambientale che una costruzione di tali dimensioni potrebbe provocare.
Molte voci si sono levate a riguardo dal Forum dell’acqua abruzzese che ha evidenziato un calo dei consumi di metano in entrambe le regioni – per via del crescente utilizzo di energie rinnovabili e che quindi, a suo dire, non giustifica la costruzione di un metanodotto – e che ha esternato preoccupazione per i tanti vigneti e oliveti di pregio presenti nella zona interessata dal progetto.
Le stesse perplessità sono arrivate anche da Montenero di Bisaccia dove la giunta comunale si è riunita per fare chiarezza a riguardo. Su iniziativa dell’assessore all’ambiente Simona Contucci, è stato infatti approvato l’ordine del giorno che impegna l’amministrazione ad accertare e a far rispettare le procedure di costruzione del metanodotto. L’intrvento è subordinato alla valutazione di impatto ambientale il cui giudizio di compatibilità è stato rilasciato dalle Regioni Abruzzo e Molise lo scorso 17 novembre. Per tali ragioni il consigliere regionale e capogruppo di «Molise di Tutti» Cristiano Di Pietro ha chiesto un incontro con gli assessori regionali all’ambiente e ai lavori pubblici, Facciolla e Nagni, e con il commissario straordinario dell’Arpa Antonella Lavalle, oltre a tutti gli altri soggetti coinvolti. «Riteniamo fondamentale – ha detto Di Pietro – questo incontro per garantire ai cittadini sicurezza e salute, ma anche il diritto ad essere informati sulle procedure di autorizzazione».
silvia valente
