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venerdì, Aprile 26, 2024

Zuccherificio: anche la nona asta va deserta. Sindacati sul piede di guerra

AttualitàZuccherificio: anche la nona asta va deserta. Sindacati sul piede di guerra

zuccherificioAnche la nona asta di vendita dello Zuccherificio del Molise è andata deserta. Dagli iniziali 28 milioni di euro, oggi per comprare l’azienda ne sarebbero bastati solo poco più di 8. Ma nessuno si è fatto avanti, nonostante la curatrice fallimentare Mirella Mileti aveva confidato di un gruppo straniero molto interessato e che le aveva inviato una manifestazione informale d’interesse. E nonostante la minicampagna effettuata che ha permesso di mantenere le quote. La notizia, in realtà, era nell’aria e arriva in un momento in cui il morale dei dipendenti è già a terra. Qualcuno preannuncia un Natale più amaro dello scorso anno. Si rincorrono voci di società interessate solo allo stabilimento ma non alla produzione di zucchero, e addirittura di speculatori che potrebbero aggiudicarsi la fabbrica e scaricare i lavoratori. Intanto i primi dipendenti a essere per così dire scaricati sono quelli che hanno scelto l’esodo volontario. Ne sono una decina e ieri in azienda c’era l’incontro tra sindacati, Srl e curatela per formalizzare l’accordo. La discussione si è concentrata sul riconoscimento del trattamento di fine rapporto degli operai nel monte debitorio del fallimento della Spa. Ma la curatela non è stata favorevole e alla fine l’intesa è saltata. Uno scenario generale che lascia perplessi e preoccupati lavoratori e sindacati che chiedono risposte urgenti. Intanto alla lettera inviata dalle Rsu agli assessori Petraroia e Facciolla, ai quali si chiedeva un incontro per conoscere quali strategie erano state individuate nell’ultimo incontro al Ministero a supporto dell’azienda e dei lavoratori, non c’è stato alcun riscontro. Ora la batosta con la nona asta deserta. «Siamo delusi e stanchi. Tante promesse andate in fumo – è stato il commento di Antonio Di Lisio Rsu della Cgil – I lavoratori sono esausti di questa lungodegenza infinita. Chiediamo da subito ai curatori e alla politica come ora pensano di garantire, lavoro, semine e manutenzione per la prossima campagna – ha aggiunto -. Siamo allo stremo senza lavoro e senza cassa, ora chiediamo responsabilità sulla continuità».

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