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venerdì, Aprile 26, 2024

Lucio Di Gaetano: soldi ai vitalizi, non alle imprese

AttualitàLucio Di Gaetano: soldi ai vitalizi, non alle imprese

lucio di gaetanoLucio Di Gaetano è conosciuto in Molise come ex amministratore della Ittierre per conto della Regione. Ma è anche economista e collaboratore per la cronaca finanziaria di diversi organi d’informazione nazionali. Di recente ha sollevato qualche perplessità sulla reale situazione finanziaria della Regione Molise, in sostanza nutre dubbi sul reale risanamento del bilancio messo in atto dal governo Frattura. Il perché è presto detto: «Il grosso del debito regionale – spiega – è costituito, come tutti sanno, da quello sanitario. Su un miliardo, parliamo circa di 900 milioni. È ancora tutto là. E il servizio sanitario percepito dagli utenti e dagli addetti ai lavori peggiora. Il resto del debito, parliamo di 40/50 milioni, si sta riducendo leggermente ma solo perché quando i dipendenti regionali vanno in pensione non vengono sostituiti. Per il resto abbiamo le imprese che non vengono pagate e abbiamo una totale assenza di politiche di intervento della Regione sull’economia locale. Che sta marcendo. Mentre abbiamo una manovra espansiva sui vitalizi dein consiglieri regionali. Costerà circa due milioni di euro. Una cifra che probabilmente avrebbe risolto molti problemi per quanto riguarda i crediti vantati dalle imprese nei confronti della Regione. Avrebbero potuto essere utlizzati così, si è invece preferito impiegarli per i vitalizi». Ma davvero per risanare i conti era necessario destrutturare un’intera economia regionale, chiudendo aziende e mettendo sulla strada migliaia di persone? Insomma: il risanamento può andare d’accordo con la tenuta sociale o il Molise rischia di fare la fine della Grecia con gente in mezzo alla strada a fare la fila alle mense dei proveri? C’è un’alternativa a tutto questo? «Sì – rispone Di Gaetano -. Le politiche di sviluppo industriale non necessariamente passano dalla spesa. Passano soprattutto dalla capacità di attrarre investimenti da fuori regione. E ciò dipende dall’impegno nella promozione che ci mette la giunta e ci mettono gli enti subregionali. La giunta regionale non fa assolutamente nulla per attirare le aziende. La Finmolise, ente importantissimo, ha 25 milioni che giacciono lì da 4/5 anni (il vecchio fondo anticrisi che stanziò Vitagliano). Nessuno li usa. Nessuno si preoccupa di incentivare gli imprenditori che vengono da fuori ad affacciarsi in Molise, dove tra l’altro ci sono grandi opportunità: logisticamente è disposto bene, il costo del lavoro è basso e la flessibilità del mercato è notevole. E questo – conclude – è un grave errore».

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