Il Ministero dell’Ambiente ha chiesto e ottenuto dal governo croato l’avvio di un confronto sul piano di trivellazioni lanciato da Zagabria nel mare Adriatico.
Per Gian Luca Galletti si tratta di ”un passaggio irrinunciabile” anche perché – ha osservato – ”non siamo semplici spettatori e si tratta di interventi energetici con un potenziale impatto ambientale”.
Il ministero ha già informato le Regioni interessate, tra le quali il Molise, invitandole a trasmettere le osservazioni sul Piano entro fine aprile. ”L’Italia – ha sottolineato Galletti – ha una legislazione molto rigorosa sul tema delle trivellazioni, orientata prima di tutto alla massima sicurezza ambientale”.
Sui nuovi progetti di ricerca continua tuttavia la mobilitazione di associazioni ambientaliste e movimenti che si battono per fermare le possibili trivellazioni non solo in Croazia ma anche sul fronte italiano.
Il tema è stato affrontato a Termoli nell’ambito delle iniziative legate al treno verde che per due giorni ha fatto tappa in città. Quale compatibilità tra pesca, turismo e trivelle il titolo dell’incontro al quale hanno partecipato amministratori, associazioni e cittadini.
Sebastiano Venneri, responsabile mare di Lagambiente ha evidenziato che ‘’il tema della pesca e dell’economie della costa spesso si trova in conflitto con altre economie come le trivellazioni che, per noi, sono un’economia del passato, un’economia vecchia, fossile, preistorica che deve essere combattuta con le buone economie della costa a cominciare dal turismo di qualità e di eccellenza e della pesca artigianale”.
