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venerdì, Maggio 3, 2024

Pozzi Cercemaggiore, proseguono i controlli. I residenti chiedono risposte immediate

AperturaPozzi Cercemaggiore, proseguono i controlli. I residenti chiedono risposte immediate

di ANNA MARIA DI MATTEO

Tutto dipenderà dall’esito dei sopralluoghi in  corso sui pozzi petroliferi della Montedison.

Solo quando il quadro sarà definitivamente chiaro, grazie a documenti ufficiali, saranno decise le iniziative da adottare. Ed in quel caso,  la parola passerebbe al tavolo istituito in prefettura, a Campobasso.

Nessun allarmismo, ma c’è comunque la necessità di procedere con cautela ed esaminare i dati oggettivi. Questo, in sintesi, il concetto ribadito nel corso della riunione che si è svolta a Cercemaggiore, alla presenza dei cittadini, del sindaco Vincenza Testa, dei vertici dell’Arpa e di Antonio Di Pietro che già nel dicembre dello scorso anno si era interessato della vicenda.

In sostanza va chiarito cosa sia stato realmente sversato, in quei pozzi, profondi oltre tre chilometri, di località Capoiaccio.

Una necessità di chiarezza dettata dai livelli di radioattività, fuori dalla norma, registrati proprio sui terreni di quella zona. Nonostante fossero stati sigillati e coperti da cemento armato, a distanza di trent’anni i residui di quello che conteneva i pozzi continuano ad emanare radioattività.

Nel corso dell’incontro Antonio Di Pietro è tornato a chiedere che si faccia piena luce ed in tempi rapidi sulla vicenda, offrendo l’assistenza legale al Comune nel caso in cui decidesse di intraprendere azioni a tutela della salute pubblica.

Sì, perché in paese la gente racconta di un aumento impressionante di malattie tumorali. Esiste una correlazione tra l’aumento dei casi e gli alti livelli di radioattività riscontrati su località Capoiaccio?

E’ questa la domanda per la quale i cittadini di Cercemaggiore chiedono una risposta. Una risposta chiara e definitiva, qualunque essa sia.

 

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