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venerdì, Maggio 3, 2024

Università, in arrivo nuovi tagli

AperturaUniversità, in arrivo nuovi tagli

di MARCELLA TAMBURELLO L’istruzione in tutti i suoi gradi, si sa, è la base di civiltà dei singoli popoli. Dai primi anni di vita fino all’età adulta, l’uomo, dopo la socializzazione primaria all’interno del proprio nucleo familiare, entra a far parte del sistema scolastico dove affina le proprie capacità. Spesso però, i governi che si succedono alla guida dell’Italia, riescono a trovare sempre qualche taglio da fare al sistema dell’istruzione. Tagli al corpo docente, al personale amministrativo, alle classi sottovalutandone così l’importanza.
L’ultima novità in merito arriva dal Governo Renzi, il cosiddetto governo del fare, che in realtà pare faccia sempre le solite cose.
La denuncia è della CGIL Molise dopo le dichiarazioni nelle quali il Governo si è impegnato a non tagliare sul sistema d’istruzione e sull’università. In realtà il decreto legge sulla spendig review, varato qualche giorno fa, in poche righe, taglia al Fondo di finanziamento ordinario per le università italiane 30 milioni di euro da quest’anno e 45 milioni dal 2015 in poi. La CGIL, tra l’altro, ha sottolineato che questo fondo, dal 2008 a oggi, ha perso oltre un miliardo e mezzo di euro sugli otto a disposizione. Inoltre, nel decreto, sono previste anche nuove “razionalizzazioni di spesa” sugli enti di ricerca controllati dal ministero dell’Istruzione.
Tutto ciò rappresenta per l’Università del Molise un altro colpo al già precario equilibrio finanziario. Infatti con il DEF, documento di economia e finanza, le risorse per il Funzionamento ordinario dell’ateneo molisano passeranno, a distanza di poco tempo, da quasi 700 mila euro a poco più di 200 mila euro . Il tutto con effetti negativi sull’organizzazione dei servizi, sulla didattica e sul diritto allo studio. I sindacati ovviamente sono già pronti a dichiarare guerra al governo Renzi se non ci saranno modifiche al decreto per la salvaguardia della scuola, dell’università e della ricerca. Intanto la CGIL Molise chiede di aprire una discussione seria sul sistema formativo a partire da una nuova legge regionale sull’istruzione, visto che quella in vigore è vecchia di ben 35 anni.

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