di FABRIZIO OCCHIONERO Il nuovo centrodestra detta la linea per le elezioni amministrative in Molise e valuta le candidature a Campobasso e Termoli. Non c’è intesa ma continua lo scontro dopo il nome imposto da Forza Italia su Luigi Di Bartolomeo nel capoluogo, apertura alla continuità invece sulla costa con l’uscente Antonio Di Brino se non ci sarà la possibilità di fare le primarie e si troverà un accordo sul candidato.
A Termoli il coordinatore nazionale Gaetano Quagliariello si è confrontato con il senatore Ulisse Di Giacomo, Sabrina De Camillis e la consigliera regionale Fusco Perrella per dare impulso all’impegno e al ruolo del partito che ha scommesso sul risultato delle prossime elezioni.<<Laddove si può vincere e laddove ci sono esperienze positive a livello locale – ha affermato Quagliariello – siamo affinchè affinché il centrodestra resti unito o con candidati condivisi oppure con le primarie. Siamo però un’altra storia, non abbiamo intenzione di essere cespugli né a livello di Governo, né all’interno della coalizione, non subiamo diktat, questo vale in tutta quanta l’Italia. Se c’è qualcuno che vuole fare delle prepotenze noi siamo pronti ad andare da soli>>.
In sala presenti lo stesso di Brino e altri amministratori uscenti. Il senatore Ulisse Di Giacomo ha rivolto un invito alla correttezza anche al commissario di Forza Italia, Gianfranco Rotondi che – ha detto – sta creando difficoltà nello schieramento del capoluogo. Secondo l’esponente alfaniano con il voto alle amministrative si chiederà anche un giudizio sul <<malgoverno regionale che ha azzerato il tessuto produttivo e non ha fatto nulla per i cittadini>>. Per Sabrina De Camillis a Termoli la continuità amministrativa del centrodestra rappresenta invece un bene per la città ed è stata accolta anche la disponibilità di Di Brino che la prossima settimana sarà a Roma.
Il coordinatore nazionale ha ricordato che sono già quattromila in tutta Italia gli amministratori targati nuovo centrodestra, un impegno che continua anche sui temi dei lavoro e della riforma del Senato.
