Non è la prima volta che Cesidio Delle Donne si impegna a mettere nero su bianco la storia del suo paese di origine, Sant’Angelo del Pesco. Il suo ultimo lavoro di ricerca – impreziosito anche da foto d’epoca – è stato dedicato alla seconda guerra mondiale, concentrando l’attenzione sulle vittime civili, sugli amministratori locali di quel periodo e sui santangiolesi che persero la vita combattendo. Nel dal titolo: “Avvenimenti”,sono riportati soprattutto gli episodi dell’autunno di 70 anni fa, quando a Sant’Angelo arrivarono i tedeschi: portarono terrore, razzìe e morte. I santangiolesi furono costretti a lasciare le loro case e a rifugiarsi nel bosco di colle infocato. Poco dopo il paese fu raso al suolo con le mine. Nel frattempo i tedeschi continuarono a uccidere tutte le persone che incontravano lungo il loro cammino, compresi alcuni uomini che tentarono di tornare in paese, convinti che i nazisti fossero ormai andati via. Tra le vittime anche il generale a riposo Carmine Di Lallo, lo stesso che subito dopo l’armistizio invitò tutti a non farsi illusioni: la guerra – disse ai suoi compaesani – non era finita, ma stava per cominciare. Purtroppo aveva ragione. Sant’Angelo del Pesco fu ridotto a un cumulo di macerie; tante persone furono uccise senza pietà, i superstiti furono sfollati. Nonostante questa sciagura i santangiolesi hanno avuto la forza di rialzarsi. Alle nuove generazioni – è il messaggio che Delle Donne lancia con questo libro -il compito di fare tesoro di questa esperienza.