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venerdì, Maggio 3, 2024

Legge sull’editoria: confronto tra i candidati presidente

QDLegge sull'editoria: confronto tra i candidati presidente

Si è parlato di precariato dei giornalisti e della necessità di una legge di sistema sull’editoria che non dia contributi a pioggia, ma che invece li subordini alla contrattualizzazione dei dipendenti. L’incontro organizzato a Casacalenda dal Bene Comune, dall’Assostampa e dal coordinamento regionale dei giornalisti precari ‘Terzo Stato’ è stato un confronto tra i candidati alla carica di presidente. Assenti Paolo Frattura per motivi personali, Camillo Colella che in extremis ha ufficializzato la sua candidatura e Massimo Romano per la concomitanza dell’incontro a Campobasso con Luigi De Magistris. Carmela Mariano membro del coordinamento Terzo Stato ha lanciato un grido d’allarme sulla drammaticità della situazione molisana, con giornalisti pagati poco e in nero, chiedendo controlli più severi da parte della Regione sulla gestione dei contributi, una volta arrivati alle imprese. Durante il dibattito è stata sviscerata l’attuale legge, esclusivamente a sostegno della carta stampata, con i suoi difetti, evidenziando la necessità di modificarla per svincolare i finanziamenti dalla discrezionalità della maggioranza che va al potere, legandoli invece a criteri oggettivi come l’assunzione dei giornalisti. “Contributi dunque sì, ma finalizzati alla buona occupazione,” come ha spiegato il presidente dell’Assostampa Giuseppe Di Pietro.

Il presidente uscente Michele Iorio ha confermato la volontà di modificare l’attuale legge per migliorarla, rivendicando la sensibilità ad aver affrontato per primo i problemi del settore. Il candidato di Rivoluzione Democratica Antonio De Lellis ha criticato invece la legge in vigore definendola iniqua e assicurando l’impegno a vararne una nuova che garantisca la pluralità dell’informazione e che svincoli i giornalisti dal ricatto. Il grillino Antonio Federico in controtendenza si è invece detto contrario a una legge in sostegno all’editoria: “Bisogna eliminare il peccato originale, in questo caso i finanziamenti pubblici” ha ribadito.

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