Sale la tensione tra governo e Fiom sulla riforma del mercato del lavoro. La miccia di quello che, nelle ore successive, diventa un infuocato botta e risposta tra le diverse istituzioni del Paese, con tanto di marcia indietro dell’ufficio stampa del sindacato, è una frase – nella mattinata di venerdì – di Maurizio Landini: Matteo Renzi non ha il consenso «di chi lavora e delle persone oneste», dice il leader dei metalmeccanici Cgil durante la manifestazione di Napoli contro la politica economica del governo. Nelle stesse ore, il premier in Confindustria annuncia per il 9 dicembre l’ultimo voto in Parlamento sul Jobs act. E ribadisce di ritenere l’articolo 18 «un ostacolo».