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venerdì, Aprile 26, 2024

INCHIESTA/Sistema SISTRI ovvero mega Truffa di Stato ai danni di Commercianti e Artigiani, mentre la Camorra interrava rifiuti in ogni dove

AperturaINCHIESTA/Sistema SISTRI ovvero mega Truffa di Stato ai danni di Commercianti e Artigiani, mentre la Camorra interrava rifiuti in ogni dove

MICHELE MIGNOGNA

Migliaia di imprese molisane, artigiani, commercianti e piccoli operatori economici, letteralmente fregati dallo Stato con il sistema SISTRI, una tassa di 120 euro a cranio, anzi ad attività mentre la camorra sotterrava i rifiuti ovunque. Per la Prestigiacomo, ex Ministro all’ambiente, il problema era che i rifiuti delle piccole lavanderie, delle piccole officine e via dicendo non erano “tracciabili” per cui potevano inquinare l’ambiente, ecco la storia di una truffa organizzata dallo Stato e dal quel pozzo nero tangentista che è Finmeccanica.

Il SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) nasce nel 2009 su iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, guidato allora da Alice nel paese delle meraviglie Stefania Prestigiacomo, che stava all’ambiente come un vegetariano sta a una macelleria, e gestito, guarda un po’, da una società creata appositamente da Finmeccanica. Nel più ampio quadro di innovazione e modernizzazione della Pubblica Amministrazione e per permettere l’informatizzazione dell’intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei rifiuti urbani per la Regione Campania.

Il Sistema doveva semplificare le procedure e gli adempimenti riducendo i costi sostenuti dalle imprese e gestisce in modo innovativo ed efficiente un processo complesso e variegato con garanzie di maggiore trasparenza, conoscenza e prevenzione dell’illegalità.

Nasce dunque per la lotta alla illegalità nel settore dei rifiuti speciali e contro il proliferare di azioni e comportamenti non conformi alle regole esistenti e, in particolare, per mettere ordine a un sistema di rilevazione dei dati che sappia facilitare, tra l’altro, i compiti affidati alle autorità di controllo. Come sempre i principi sono nobili, ma poi com’è andata finire? Diciamo innanzitutto che quando nasce, nel 2009, i soggetti interessati erano tutte, ma proprio tutte, quelle attività produttive, piccole e grandi, che producevano rifiuti speciali, dunque nulla di trascendentale se vogliamo, erano interessate lavanderie, ristoranti, meccanici, demolitori, e via dicendo. Il sistema prevedeva l’acquisto, presso le Camere di Commercio, di una semplicissima chiavetta USB, di quelle utilizzate comunemente per salvare i dati dal pc, sulla quale ogni qual volta venivano ritirati i rifiuti, andavano inseriti, qualità, quantità e data di ritiro dei rifiuti, e che, stando alle dichiarazioni di Alice nel paese delle meraviglie Prestigiacomo, doveva servire a tracciare i rifiuti, la strada fatta, la consegna e via dicendo. Il costo a carico delle attività obbligate a questa operazione dovevano però acquistare la chiavetta usb al “modico” prezzo di 120 euro, più ovviamente 16 euro di diritti di segreteria delle Camere di Commercio, quindi due piccioni con una fava, i commercianti e gli artigiani, hanno regalato 120 euro al SISTRI e 16 euro alle Camere di Commercio per ottenere in cambio il nulla assoluto, ottima operazione per gli enti e tanti, ma davvero tanti i soldi incassati se pensiamo a quante attività, nel solo Molise hanno dovuto attivare questo servizio.

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