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mercoledì, Maggio 8, 2024

Dentro il Palazzo la casta difende i suoi privilegi, fuori decine e decine di persone senza lavoro

AttualitàDentro il Palazzo la casta difende i suoi privilegi, fuori decine e decine di persone senza lavoro

di ANNA MARIA DI MATTEO

La politica parla, discute, chiusa nel palazzo, ma fuori c’è il mondo reale, quello fatto di disoccupati, di famiglie senza reddito, di aziende che chiudono.  Fuori c’è la disperazione.

Così anche oggi, come accade ormai in occasione di tutte le sedute del Consiglio regionale, davanti ai cancelli di palazzo Moffa decine di lavoratori: dipendenti della Molise Dati, di Esattorie, i precari dell’Asrem.

Persone in attesa  da mesi di risposte dalla politica. Quella stessa politica che invece, anche oggi, era impegnata in tutt’altro.

All’ordine del giorno dei lavori, infatti, c’era la riforma costituzionale proposta dal governo Renzi che, tra le altre cose prevede l’abolizione del Senato e delle Province. Una seduta che si svolgeva in contemporanea con le assemblee legislative di tutta Italia. Un tema che sta molto a cuore ai consiglieri regionali perché li tocca  molto da vicino.

Sì, perché il disegno di legge costituzionale prevede anche un taglio consistente alle indennità degli eletti di palazzo Moffa, che verrebbero equiparate a quelle percepite dai sindaci delle città capoluogo che si aggirano sui tremila euro.

Ma non è tutto: a finire sotto la scure dei tagli anche il finanziamento ai Gruppi consiliari. Ebbene, dal dibattito che si è sviluppato in aula è emersa una posizione univoca: no ai tagli. Secondo i consiglieri regionali, infatti, il Parlamento non può procedere nel disegno riformatore perché non sarebbe legittimato a farlo, essendo incostituzionale il Porcellum. Posizione condivisa e formalizzata in un documento. E d’altra parte l’atteggiamento dei nostri politici non sorprende affatto, considerato quello che hanno avuto il coraggio di fare e di dire sulla vicenda dell’articolo 7 dei portaborse, solo per citarne una, quella che ha destato clamore e che ha portato in Molise anche Le Iene.

Così, mentre nell’aula consiliare di palazzo Moffa i consiglieri e la Giunta si affrettavano a ribadire il secco no al tentativo del governo di tagliare ‘i viveri’ alla casta, fuori da quello stesso palazzo c’erano decine e decine di persone a cui stanno per essere tagliati i  viveri perché rimaste senza lavoro.

Una situazione di vera e propria emergenza che, a quanto pare, non sembra preoccupare più di tanto la classe politica regionale che invece sembra essere particolarmente preoccupata a conservare tutti i privilegi di cui gode ancora. Con buona pace di un Molise sempre più stretto nella morsa della crisi e di una disoccupazione ormai inarrestabile.

 

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