Sono sette le liste escluse dalle elezioni politiche del 4 marzo. E’ il responso delle verifiche eseguite dalle commissioni elettorali istituite presso la Corte d’Appello di Campobasso, presiedute, per quella della Camera dal giudice Maria Grazia D’Errico e per quella del Senato da Vincenzo Pupilella.
Si tratta di irregolarità formali riscontrate al momento dei controlli.
Le liste escluse per la corsa alla Camera sono: Democrazia cristiana, Destre Unite-Forconi, Popolo della Famiglia. Restano in lizza Movimento 5Stelle, Centrosinistra, Centrodestra, Liberi e Uguali, Potere al popolo, Casapound, Partito comunista italiano, Repubblicani-Ala, Valore umano, Italia agli Italiani, Blocco nazionale movimento antirazzista.
Le liste escluse per il Senato sono: Italia agli italiani, Destre Unite-Forconi, Popolo della Famiglia, Repubblicani -Ala.
Quelle ammesse sono Movimento 5Stelle, Centrosinistra, Centrodestra, Liberi e uguali, Potere al popolo, Casapound, Partito comunista italiano, Valore umano.
Gli esclusi hanno 48 ore di tempo per presentare ricorso all’ufficio elettorale della Cassazione per chiedere la riammissione alla corsa al Parlamento.
Intanto si attende il sorteggio dei simboli sulle schede elettorali.
