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venerdì, Aprile 26, 2024

Termoli: barca affondata, la relazione della Capitaneria conferma il guasto tecnico

AttualitàTermoli: barca affondata, la relazione della Capitaneria conferma il guasto tecnico

A una settimana di distanza dalla tragedia in mare a Termoli costata la vita a due persone Tommaso Buffolino e Giovanna Cattina entrambi di 79 anni, i primi accertamenti sulla barca a motore affondata nelle acque di Rio Vivo si sono conclusi. Nella relazione consegnata in Procura a Larino dalla Capitaneria di porto e firmata dal comandante Sirio Faè, viene confermata la prima ipotesi trapelata già nelle ore successive all’incidente. E cioè un guasto tecnico e precisamente al cosiddetto tubo di sentina che non ha scaricato regolarmente l’acqua che solitamente si accumula nello scafo. Da quanto tempo, poi, questo tubo era rotto è difficile dirlo. Fatto sta che ha permesso allo scafo di accumulare acqua all’insaputa del proprietario che poi evidentemente giovedì pomeriggio è stato colto di sorpresa. Una gita in mare di qualche ora nelle vicinanze del porto e che si è trasformata in tragedia per le due coppie di pensionati. Pochi minuti in cui c’è stato appena il tempo di lanciare l’allarme e chiedere aiuto. Poi cosa sia successo e perché non abbiano indossato i giubbotti di salvataggio presenti sulla barca, non si sa. Pochi, terribili istanti in cui paura e panico, evidentemente, hanno preso il sopravvento. Gerardo Pavarese, proprietario del mezzo e marito di una delle vittime è ancora ricoverato in Rianimazione al San Timoteo, sta meglio ma non è ancora stato possibile interrogarlo. E’ indagato per omicidio colposo plurimo e sommersione di natante. L’altra sopravvissuta Maria Razzano, che nell’incidente ha perso il marito Tommaso, verrà ascoltata nelle prossime ore. E’ probabile che il pubblico ministero Marianna Meo, titolare dell’indagine, disponga un supplemento di verifiche per capire di più su quel tubo rotto e per comprendere meglio le eventuali responsabilità umane.

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