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venerdì, Aprile 26, 2024

Trasporti, il Frecciarossa non fermerà a Termoli. Monta la polemica

AttualitàTrasporti, il Frecciarossa non fermerà a Termoli. Monta la polemica

Lo sfavillante Frecciarossa – il treno che viaggia a 300 km/h accorciando le distanze – non fermerà a Termoli. Sembra ormai certa la decisione di Trenitalia e da giorni è esplosa la
polemica in regione, ancora una volta sbeffeggiata (a detta di molti) e sottovalutata anche davanti a concreti bisogni. Il treno che collega Milano a Bari attraversando l’intera dorsale Adriatica, farà tappa in tutte le regioni costiere ad eccezione del Molise, un’area geografica evidentemente considerata poco interessante dai vertici aziendali in questione. «Scegliere un treno Frecciarossa – si legge sul sito di Trenitalia – significa poter contare su collegamenti frequenti, orari facilmente memorizzabili e copertura territoriale delle grandi città con possibilità di scelta della strazione più comoda alle proprie esigenze”. Che Termoli non sia una metropoli è del tutto evidente, ma negare che rappresenti la sola porta d’ingresso in regione lungo il versante adriatico equivale a penalizzare e surclassare i viaggiatori molisani che pure – carte alla mano – contribuiscono a finanziare fra l’altro opere e lavori per l’alta velocità. A sottolinearlo è stato anche il senatore del PD Roberto Ruta che ha deciso di presentare, a riguardo, una interrogazione urgente al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. I molisani saranno dunque esclusi da quello che, a partire dal 20 settembre, diventerà il principale collegamento sull’Adriatico, una condizione riconosciuta e condivisa anche dal presidente della regione Puglia Emiliano e dell’assessore Giannini, indignati, fra l’altro, per l’esclusione del Salento dalla tratta alta velocità. «Occorre accelerare il raddoppio della dorsale nella tratta da Termoli a Lesina» – hanno dichiarato, una considerazione condivisa anche dai politici di casa nostra fra i quali i grillini termolesi che hanno descritto la decisione «una scelta penalizzante per lo sviluppo economico dell’intera regione» e hanno suggerito al sindaco l’istituzione di un tavolo tecnico con Trenitalia. «Una mancata opportunità», quindi, come l’ha definita lo stesso Ruta, «un’ azione illogica» che merita una risposta dal Ministero. E intanto a parlare è anche l’assessore regionale ai trasporti Pierpaolo Nagni che ha dichiarato di poter raggiungere dei risultati concreti solo fra due anni, specificando che sulla questione del Frecciarossa «Il Molise non ha i numeri per poter competere». Si spera almeno che con i 91 milioni di euro impegnati per potenziare la viabilità – così come dichiarato dall’assessore e dal Presidente Frattura lo scorso 8 gennaio – si riesca a rispondere almeno a qualcuno dei bisogni dei cittadini molisani.

silvia valente

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