Un’importante scoperta archeologica quella che Remo de Ciocchis, studioso della Tavola Osca, e l’architetto Alfredo Carlomagno hanno fatto in una masseria a Fonte del Duca, nell’agro agnonese. Si tratta di un ex voto plantae pedum rinvenuto sul tratturello Castel del Giudice – Sprondàsino, che collega due importanti tratturi: l’Ateleta-fiume Biferno e il Celano-Foggia.
Quella della pietra votiva, probabilmente di origine cartaginese e dedicata alla Dea Celestis, è una scoperta archeologica eccezionale, che renderebbe il Molise unico nel Sud d’Italia, dal momento che simili reperti sono stati finora ritrovati solo nella capitale.
“Sembra infatti – afferma il professor Remo de Ciocchis – che questi ex voto Plantae Peda si trovino soprattutto in Spagna, ma qualcuno è stato rinvenuto anche a Roma, dove era dedicato alla Dea Celestis, che detiene l’equilibro divino della giustizia”.
Sulla questione la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio del Molise mantiene massimo riserbo. La scoperta è ancora al vaglio degli esperti, che continuano gli studi di verifica sul reperto. L’intenzione sarebbe ovviamente quello di recuperarlo.