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mercoledì, Maggio 1, 2024

Lavoro, Gruppo Pacifico Popolare: “Accordo di programma disatteso nel silenzio di politica regionale e parti sociali”

AttualitàLavoro, Gruppo Pacifico Popolare: "Accordo di programma disatteso nel silenzio di politica regionale e parti sociali"

Risolvere le vertenze ancora aperte doveva essere una priorità, come più volte dichiarato dagli amministratori che negli anni si sono succeduti. Manifestazioni, sit-in, incontri e tavoli se ne sono visti a decine e decine negli anni. Si sono lette e ascoltate le rivendicazioni di lavoratori senza più un’occupazione o in cassa integrazione. Gente con famiglie, mutui a carico che non arriva a fine mese e chiede solo di lavorare.

La vertenza Gam è sotto gli occhi di tutti, ma non è la sola. Come si sta procedendo riguardo le vertenze? Quali le prospettive all’orizzonte? Quale la programmazione?
Sul tema lavoro, ma in generale sulle criticità del Molise, c’è un intervento perentorio del Gruppo Pacifico Popolare con i portavoce Carmine Prioriello e Antonello Di Iorio. Non risparmiano la politica ma nemmeno i sindacati.

Per capire meglio la presa di posizione del Gruppo è necessario leggere quanto pubblicato sul sito di Invitalia, riferito al progetto di riconversione e riqualificazione di Venafro-Campochiaro-Bojano

La zona industriale di “Venafro-Campochiaro-Bojano e aree dell’indotto” è stata riconosciuta “area di crisi industriale complessa” per le problematiche legate alla grave crisi che ha colpito le principali aziende, più l’indotto, operanti nei poli:
avicolo e agro-alimentare (Solagrital-GAM);
tessile (Ittierre Spa);
metalmeccanico (ambito Venafro-Pozzilli).

L’Area di crisi comprende 67 Comuni così articolati:

Comuni soci del Consorzio per lo Sviluppo Industriale Isernia-Venafro;
Comuni soci e/o appartenenti al comprensorio del Consorzio per lo Sviluppo Industriale Campobasso-Bojano;
Comuni con presenza di aziende dell’indotto avicolo, tessile, metalmeccanico e di aree artigianali/industriali comunque denominate.

Con l’Accordo di Programma del 27 luglio 2017 il Ministero dello sviluppo economico, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, la Regione Molise e Invitalia si sono impegnati ad attuare il Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI) dell’area.
L’Accordo prevede l’impiego di risorse pubbliche per complessivi 45,58 milioni di euro.

Il Progetto, elaborato e coordinato da Invitalia, ha la finalità di:

rafforzare il tessuto produttivo esistente
attrarre nuovi investimenti
sostenere il reimpiego dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro
ed individua un’offerta localizzativa composta da:
incentivi nazionali (L.181/89 – risorse assegnate 15 milioni di euro)
incentivi regionali (risorse assegnate 21 milioni di euro)
politiche del lavoro (risorse regionali assegnate 9,58 milioni di euro)
aree industriali immediatamente fruibili dagli investitori
infrastrutture
networking con il sistema del credito
servizi di informazione

Con Circolare Direttoriale del 15 settembre 2017 n.114766 e successive modifiche e integrazioni, è stato emanato l’Avviso pubblico per l’area di crisi industriale “Venafro-Campochiaro-Bojano e aree dell’indotto” che si è chiuso alle ore 12.00 del 18 dicembre 2017.”

Alla luce di questo accordo, il Gruppo Pacifico Popolare analizza l’attuale situazione. “Sembra abbastanza chiaro che l’accordo di programma sia stato disatteso – dicono Prioriello e Di Iorio – nel silenzio tombale delle parti sociali e di tutta la classe politica regionale”.  Chiedono a quale gioco a quale gioco si stia giocando e chi sia a rimetterci. Secondo loro la risposta è chiara: “Sempre i più deboli. Povero Molise – continuano i portavoce del Gruppo Pacifico Popolare – tra area di crisi complessa, area di crisi semplice Zes e, come se non bastasse, ci si aggiunge la sanità pubblica molisana è commissariata. Intanto il ‘’fuggi fuggi” dei giovani in cerca di opportunità fuori regione è molto marcato, un deludente dato di fatto , per il momento inarrestabile. Quello che serve con immediatezza – spiegano Prioriello e Di Iorio – è una opportuna programmazione con adeguati investimenti per tamponare le emergenze, quelle che sono le priorità. Inutile sprecare ancora fondi senza creare posti di lavoro. Servono vedute lungimiranti per favorire la collettività e non i singoli individui. Ci auguriamo un ‘inversione di rotta della classe politica molisana e sindacale – concludono – perchè nessuno deve sentirsi escluso, neanche il Ministero dello Sviluppo Economico”.

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