No al frazionamento, anche per una sosta breve si pagano 80 centesimi, come per un’ora. Questo il dato più importante emerso dall’incontro, tenutosi presso la sede del Settore Tecnico, a cui hanno preso parte anche il dirigente, l’ingegner Giuseppe Cutone e il funzionario Roberto Bucci, è che in realtà - nonostante l’amministrazione comunale avesse sempre ribadito il contrario - non sarà possibile frazionare le soste al di sotto di un’ora, nemmeno con le tanto pubblicizzate “app”, utilizzabili attraverso il proprio smartphone. «Il Consiglio comunale ha stabilito una tariffa minima, ossia 80 centesimi all’ora, meno non si potrà pagare», ha commentato l’a.d. della ditta spoletina rimandando la responsabilità delle scelte alla parte politica. «La sosta frazionata - ha spiegato Sabatini - esiste solo dopo quella minima. Il ticket, inoltre, può essere utilizzato solo in uno stallo. Perché il biglietto di sosta è un contratto tra utente e società di gestione per un certo e specifico posto. Se vado altrove, devo ripagare, come se cambiassi appartamento». Sabatini, che con Isernia è arrivato a quota 43 città in cui ha gestito le strisce blu, non lascia spazio a interpretazioni e risponde a tono ai giornalisti che lo incalzano sulla questione applicazioni. «E’ possibile pagare attraverso il proprio smartphone, ma le società - Telepass Pay e Whoosh - hanno previsto delle maggiorazioni sul servizio». Ciò vuol dire che se si deciderà di pagare tramite telefonino si va dagli 88 centesimi all’ora a 1 euro e 8 centesimi. «Ma è pur vero che tramite il sistema elettronica - ha precisato l’amministratore delegato - sono state apportate delle migliorie, come la possibilità di poter prolungare la sosta direttamente dal proprio smartphone>. Sulla possibilità di ridiscutere il contratto stipulato con il Comune di Isernia, Sabatini non chiude definitivamente la porta, ammettendo al contempo che ci dovranno essere dei presupposti validi affinché questo accada. Altra questione è quella legata alla sosta gratuita per i disabili sulle strisce blu. Possibilità prevista nella passata gestione degli stalli a pagamento. Nuova società, nuove regole: questa ipotesi non è contemplata nell’attuale regolamento. Del resto «c’è in merito una sentenza della Cassazione molto precisa - ha spiegato Sabatini - che ha fatto chiarezza sull’argomento. Di conseguenza, ci atteniamo a quanto disposto dai giudici. I disabili non pagano nei posti a loro riservati. Aggiungo però, ad onor del vero, che l’amministrazione comunale di Isernia ha assegnato ai disabili il doppio di quelli previsti dal codice, che ne prevede uno ogni 50, mentre in città ce ne sono uno ogni 21». Perentorio Sabatini anche sulla querelle assunzioni. Nei giorni scorsi era montata la polemica sui nuovi “vigilini”, quasi tutti imparentati con dipendenti comunali. «Abbiamo ricevuto e valutato circa 200 domande, che sono state selezionate una per una e abbiamo scelto quelli che reputiamo migliori. Anzi, che ho reputato i migliori, perché si tratta di una scelta che faccio personalmente. Al di là di quella che può essere la raccomandazione, con cui l’Italia ha vissuto per secoli, io, come penso tutti gli imprenditori privati, non posso permettermi di assumere qualcuno perché è raccomandato. Lo possiamo assumere soltanto se è bravo. I cinque ausiliari in servizio in questo momento sono i più bravi. Nei prossimi mesi, comunque, amplieremo l’organico». Terminal autobus, parcheggi coperti all’auditorium e riattivazione della ztl, queste le opere che, da contratto, l’A.J. Mobilità, si è impegnata a portare a termine nell’arco di 42 mesi. «Si tratta di interventi che ho offerto con condizioni da concordare con l’amministrazione comunale. L’investimento previsto è di circa 1 milione e 800 mila euro». Nel corso della conferenza sono stati sviscerati anche altri temi, come l’impossibilità da parte del parchimetro di dare resto, il tutto dinanzi alla presenza di cittadini e rappresentanti del Comitato che, seppur non invitati, hanno incalzato l’amministratore delegato.