di Giovanni Di Tota
La speranza di ritrovare vive Sara e Benedetta diminuisce di ora in ora. I sommozzatori dei vigili del fuoco sono tornati ad immergersi nelle acque limacciose del Tevere, alla ricerca delle due piccole gemelline.
La madre, Pina Orlando, 38 anni di Agnone, le ha prese dalla culla alle prime ore dell’alba di ieri, le ha avvolte in una coperta ed è uscita con un proposito terribile. E’ arrivata sul Ponte Testaccio e si è lanciata nel fiume.
Un testimone ha assistito alla scena e ha fermato una pattuglia di vigili urbani. ‘L’ho notata sul ponte – ha raccontato – era immobile nella coperta bianca. Poi è come scivolata via”.
A scoprire la sua assenza era stato il marito, Francesco Di Pasquo, ingegnere e anche lui di Agnone. Ha raccontato della notte trascorsa a dare la poppata alle bambine e di non aver sospettato nulla, ma di essersi svegliato alle sei e di non aver trovato né la moglie, né le figliolette.
Le gemelline sono nate, premature, a luglio. L’ultima aveva lasciato il Gemelli un mese fa. La coppia si era da poco trasferita a Roma, proprio in vista della nascita delle bambine. Forse qualche difficoltà nel parto e lo stress accumulato in queste settimane hanno avuto un ruolo decisivo sulla drammatica scelta della giovane mamma, conosciuta anche a Isernia dove ha lavorato nello studio di un notaio.
Il resto è cronaca e il ricordo dei viaggi e dei momenti felici lasciati sulle pagine facebook di Pina e Francesco.
La procura di Roma ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio-suicidio. Il corpo senza vita della 38enne è riaffiorato ieri nella zona di Ponte Marconi, alcune centinaia di metri più avanti a dove lei è saltata nel Tevere. Le ricerche nei cassonetti del quartiere hanno dato esito negativo e il sospetto che Pina abbia deciso di portare via con sé le due gemelline si fa sempre più concreto con il passare delle ore.
