11 C
Campobasso
domenica, Aprile 28, 2024

Levata di scudi contro Andrea Greco, Pina Petta: chieda scusa ai giornalisti

AperturaLevata di scudi contro Andrea Greco, Pina Petta: chieda scusa ai giornalisti

La dignità non si compra al supermercato con l’eventuale reddito di cittadinanza. La dignità va semplicemente rispettata. Risponde così la presidente dell’ordine dei giornalisti, Pina Petta, al neo consigliere regionale dei cinque stelle, Andrea Greco, che ha scatenato un putiferio con il suo post sulla necessità, a suo dire, di non sostenere più l’informazione con i soldi dei cittadini, e una indignazione generalizzata, nel mondo politico locale.

Quella di Greco, ha evidenziato ancora Pina Petta, è un’offesa soprattutto a chi nella precarietà ormai tanto diffusa svolge ogni giorno con sacrificio un egregio lavoro per garantire ai cittadini una corretta informazione. Greco, ha chiesto la presidente, chieda scusa ai giornalisti e non solo a loro.

Levata di scudi anche da parte del vicepresidente della giunta, Vincenzo Cotugno e dei consiglieri del centrodestra Paola Matteo e Gianluca Cefaratti. Dietro ogni colonna di giornale, dietro un servizio giornalistico, nei volti famigliari dei giornalisti, hanno sottolineato i tre esponenti di palazzo D’Aimmo, ci sono madri e padri di famiglie, figli che lavorano dalla mattina alla sera con un solo nobile scopo: informare i cittadini su quello che accade nei loro territori, in Italia e nel mondo. I cento milioni di euro per il pluralismo dell’informazione che lo Stato versa agli editori sono solo un piccolo importante contributo all’attività svolta, hanno aggiunto, che non copre minimamente i costi affrontati dagli editori.

Le parole usate dal portavoce dei grillini, ha dichiarato Vittorino Facciolla del Pd, non meriterebbero commento se non fossero finalizzate alla strategia del movimento cinque stelle di elevare la disinformazione a valore di governo.

La logica perversa dei cinque stelle suggerisce questo sillogismo: televisioni e giornali devono chiudere perché in questi anni hanno dato vita ad un sistema marcio che li ha denigrati: Per Cotugno, Matteo e Cefaratti equivale a dire quando sono al governo i cinque stelle le voci del dissenso devono sparire.

Un concetto triste e già messo in pratica dai regimi di ogni colore, ma anche, e questo è un concetto in più sul quale riflettere, dalle organizzazioni criminali e terroristiche. Anche mafia e camorra hanno fatto fuori voci libere: Giancarlo Siani, Peppino Impastato, Mauro Rostagno. Poi ci sono quelli uccisi e gambizzati da Br e gruppi eversivi degli anni di piombo Walter Tobagi, Indro Montanelli.

L’elenco sarebbe lunghissimo, speriamo solo, aggiungiamo noi, di non dover aggiungere la lista dei giornalisti fatti fuori metaforicamente dall’ignoranza di qualche sedicente politico emergente

Ultime Notizie