Prima di passare alla strada di due ricorsi si aspetta anche un atto ufficiale da parte del Comune dopo il provvedimento del Consiglio dei Ministri che, in sostanza, ha dato il via libera al piano di riqualificazione del centro da diciotto milioni di euro tra pubblico e privato. Una modifica al progetto, chiesta da Roma sulla facciata a ridosso di piazza Sant’Antonio, che non convince i comitati contrari al maxi-intervento che prevede anche il tunnel di collegamento tra il porto e il lungomare. Un’assemblea al cinema Sant’Antonio per rinnovare una battaglia civica e un impegno condiviso e definire le prossime mosse per bloccare le procedure e, come sostengono i Comitati, non vendere la città . Sono intervenuti, tra gli altri, Giulio Botteri, Luigino Vitulli, Giuseppe D’Erminio e Nino Barone.
La battaglia dei Comitati ‘No tunnel’ è condivisa dal Movimento 5 Stelle non solo sui temi ma anche – ha osservato il consigliere comunale, Nick Di Michele – attraverso una raccolta di fondi dedicata alle procedure di ricorso e alla disponibilità di avvocati pronti a offrire il patrocinio gratuito.
I ricorsi potrebbero essere due: uno contro il deliberato del Consiglio dei ministri e uno impugnando l’atto che il Comune di Termoli si appresta a varare.
