14.4 C
Campobasso
giovedì, Maggio 2, 2024

Frana Civitacampomarano, botta e risposta tra Nagni e il sindaco Paolo Manuele

AttualitàFrana Civitacampomarano, botta e risposta tra Nagni e il sindaco Paolo Manuele

A marzo una grossa frana ha interessato Civitacampomarano e il suo centro storico, creando danni e facendo sì che case fossero evacuate e la sede del Comune spostata. A distanza di mesi il sindaco del Paese, Paolo Manuele, ha lamentano il mancato intervento da parte della Regione, rivolgendosi direttamente all’Assessore Nagni. “

È evidente –ha detto – che non c’è una programmazione seria di settore e i risultati non possono che essere pressappoco nulli”. Sotto accusa anche le riunioni e le task force e il sindaco ha evidenziato che non si è lavorato ed il fallimento emerge. I vostri tempi – ha detto alla Regione –  non sono i miei tempi e quelli di una Comunità che sta pagando un prezzo altissimo”.

A stretto giro la replica dell’assessore Nagni che non ci sta ad essere definito assente e  ha elencato una serie di interventi messi in campo nel periodo 2014-2017 per dissesto idrogeologico, ripristino opere idrauliche e completamento strada “Colle D’Ambra”, nell’area che riguarda Civitacampomaran, oltre ai 196mila euro per il monitoraggio del dissesto e i 40mila per la fornitura di moduli per deposito dei beni dei cittadini evacuati, stanziati dalla Protezione Civile.

In più ha ricordato il sopralluogo dello scorso 10 agosto a cui ha preso parte e degli impegni assunti in quella sede (Manuele ha a sua volta ricordato che il sopralluogo si è svolto a fine luglio). “Sulle risorse per l’autonoma sistemazione – ha aggiunto l’assessore – si sta definendo il contributo e si è coinvolto il Ministero dell’ambiente con cui a settembre e ragioneremo per richiedere economie aggiuntive da destinare a Civitacampomarano. Percorsi istituzionali che, per quanto legati a emergenze, hanno i loro tempi” ha specificato Nagni.

“Tutto vero – ha detto Il sindaco Manuele – ma tranne le indagini geognostiche e il monitoraggio, rispetto alle mie istanze e alle lacune denunciate, tutto ciò  nulla ha a che vedere con la frana e i dissesti di marzo. Da allora – ha precisato Manuele –ho prodotto, oltre a quanto di mia competenza anche ciò che avrebbe dovuto redigere la Regione. Richieste e soprattutto diffide che richiedevano risposte tecniche, sono rimaste inevase. Perché?” È la domanda del sindaco che, ancora rivolgendosi a Nagni, in maniera diretta, gli ha ricordato che per il rischio in atto gli interventi indifferibili e urgenti richiesti avrebbero dovuto trovare altro approccio dalla Regione.

“In tema di gestione dell’emergenza – ha chiesto Manuele –  l’istituzione regionale, nell’ambito della materia legislativa di concorrenza, è appropriata nel gestire organizzativamente e con programmazione la funzione ed il servizio pubblico indispensabile a cui è delegata? Si chieda Nagni – ha detto ancora –  se è normale ed accettabile che dopo la deliberazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, avvenuta a giugno, non ancora viene pubblicata l’ordinanza a causa dei ritardi che la Regione ha avuto e di azioni preliminari e preparatorie che ancora una volta avrebbe e dovuto mettere in piedi nel mesi antecedenti. Alle riunioni, in questo tema, bisogna operare quotidianamente e con costanza per arrivare ai risultati. Voi avete sottovalutato la gravita del dissesto in atto – ha rimarcato Paolo Manuele. Si chieda, Nagni – ha concluso –  in tema di responsabilità, se i provvedimenti tardivi che la Regione prenderà, anche in tema di viabilità strategica, in caso di interruzione dei servizi essenziali, saranno utili a salvaguardarla dai consequenziali profili”.

Ultime Notizie