Negli ultimi anni sindacati, associazioni e comitati che si sono battuti per chiedere la rimozione dell’autovelox di Macchia d’Isernia hanno vinto fior di ricorsi davanti al giudice di pace e in tribunale, facendo cancellare tantissime multe. Ma da ora in poi è il caso di fare attenzione, perché difficilmente si riuscirà a spuntarla ancora. O, almeno, questa è la convinzione del prefetto di Isernia Fernando Guida, che ha voluto fare definitivamente chiarezza sul rilevatore di velocità posizionato dal Comune di Macchia d’Isernia sulla statale 85. Per il rappresentante del governo le decisioni dei giudici finora si sono basate sostanzialmente sul posizionamento dell’autovelox – ritenuto non corretto rispetto all’autorizzazione dell’Anas – e sulla difficoltà di comprensione di questo provvedimento da parte del cittadino comune. Ma alle fine di febbraio dello scorso anno l’ente stradale ha modificato il suo atto, facendo cadere gli ultimi dubbi, precisando che l’apparecchiatura deve essere collocata a margine della corsia in direzione Venafro. Detto in altre parole, i ricorsi antecedenti al 2016 hanno ancora buone possibilità di essere accolti, mentre per quelli successivi sarà dura spuntarla, salvo contromosse a sorpresa da parte dei promotori dei ricorsi. “In ogni caso la questione può ritenersi ormai definitivamente superata – ha commentato il prefetto di Isernia – in quanto i dati sull’incidentalità dell’ultimo quinquennio hanno confermato la pericolosità del tratto interessato e pertanto – ha concluso Guida – la legittimità dell’autovelox di Macchia d’Isernia, nella sua attuale collocazione, non potrà più essere messa in discussione”.
Autovelox Macchia d’Isernia, il prefetto Guida precisa: non ci sono più dubbi, è legittimo
