Basta acqua della diga. Entro la prossima estate anche i Comuni della costa potranno finalmente avere l’acqua di sorgente grazie all’attivazione dell’acquedotto molisano centrale. L’annuncio è del consigliere regionale e delegato alla protezione Civile Salvatore Ciocca che ha fornito un cronoprogramma che Molise Acque dovrà rispettare. Già il prossimo 21 dicembre il secondo troncone dell’acquedotto verrà consegnato ai Comuni di Ururi, San Martino, Portocannone e Campomarino che gestiranno i vari tratti fino a quando non subentrerà l’Egam, il nuovo ente che si occuperà dell’intero sistema idrico regionale. Per l’acqua di sorgente però bisognerà aspettare il collaudo della condotta principale. Entro la fine del mese di gennaio verrà consegnato il tratto interessato dalla frana di Fossalto, alla fine di marzo toccherà al serbatoio di Guardialfiera. Per la fine di aprile sarà possibile avviare l’acquedotto in tutti i Comuni interessati con la consegna finale dell’infrastruttura completamente terminata che comprende i serbatoi di Termoli, Petacciato centrale e Larino. Mancherà solo la variante di Montenero, per la quale già il Cipe ha deliberato lo scorso maggio dopo anni di stop burocratico. Una variante decisiva per portare alla Costa Verde, al centro abitato di Montenero e alla marina di Petacciato. Dunque finalmente i cittadini del Basso Molise potranno mettere la parola alla fine a quella serie di emergenze con cui negli ultimi anni hanno avuto a che fare con il divieto di utilizzo dell’acqua proprio a causa di eccessive dosi di disinfettanti usati per renderla potabile. Ora l’augurio è che dopo l’annuncio vada tutto come da programma, senza ulteriori intoppi.
Prima dell’estate acqua di sorgente anche sulla costa: battute finali per l’acquedotto molisano
