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mercoledì, Maggio 1, 2024

Guglionesi: tunisino morto dopo 8 anni dall’aggressione, il barista ora è indagato per omicidio

CronacaGuglionesi: tunisino morto dopo 8 anni dall'aggressione, il barista ora è indagato per omicidio

Nel 2007 a Guglionesi una brutale aggressione in un bar di viale Margherita a un tunisino di 30 anni Saiffedine Chaffar che rivendicava la paga per i lavoro svolto nei campi e che gli era stata negata. Calci e pugni così forti da mandarlo in coma. Lesioni gravissime per cui unico responsabile è stato ritenuto Rosario Renzetti, propietario del bar e condannato a due anni e dieci mesi con sentenza passato in giudicato. Il fratello, Michele Renzetti, guardia penitenziaria, invece dopo una prima condanna a sette anni è stato assolto dalla Corte d’Appello di Campobasso. Da quelle botte il giovane tunisino non si è più ripreso, ha alternato stati di incoscienza a stati di lucidità in cui aveva raccontato di essere stato picchiato da due persone. Inchiodato al letto con un danno neurologico gravissimo in seguito all’emorragia cerebrale Saiffedine è morto dopo 8 anni di agonia durante una crisi respiratoria più forte, era il 7 aprile del 2015. Dopo il suo decesso la Procura di Larino ha deciso di riaprire il caso. Il pm Federico Carrai ha fatto disporre l’autospia che ha stabilito che c’è un nesso tra la morte di Saiffedine e le conseguenze dell’emorragia riportata in seguito l’aggressione del 2007. Torna dunque sul banco degli imputati Rosario Renzetti con l’accusa questa volta di omicidio. Il 15 dicembre l’udienza preliminare e sarà il giudice a decidere se Renzetti dovrà affrontare nuovamente il processo. Non è stato possibile invece incriminare il fratello Michele, come ha spiegato il difensore della famiglia Chaffar, Giuseppe D’Urbano, per questioni tecnico-giuridiche legate all’assoluzione in secondo grado e al fatto che la Procura Generale non ha ravvisato estremi per impugnare la sentenza.

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