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sabato, Aprile 27, 2024

Assistenza agli anziani. Pronta una legge che riconosce il lavoro dei familiari

AttualitàAssistenza agli anziani. Pronta una legge che riconosce il lavoro dei familiari

di MINO DENTIZZI

Una recente indagine statistica calcola che in Italia i familiari che si prendono cura di adulti anziani, malati, disabili siano circa 3.500.000 e in Molise circa 20.000. Un’ altra indagine ha inoltre evidenziato che le persone anziane che necessitano di aiuto al domicilio per le loro funzioni di vita quotidiana (mangiare, lavarsi, vestirsi..) nel 54% lo ricevono da loro familiari, nel 43% da una persona a pagamento, nel 3% da personale dei servizi pubblici.

Le persone che assistono familiari non autosufficenti in casa vengono definite ormai con un termine inglese: caregiver.

Il numero complessivo di ore di assistenza prestato dai caregiver familiari (escludendo quindi quelli a pagamento) è stimata in Italia, in venti milioni di ore al giorno, corrispondenti ad oltre sette miliardi di ore di assistenza all’anno per una media di assistenza di 8-10 anni. In Molise i caregiver familiare prestano assistenza per 12.000 ore al giorno (quattro milione e cinquecentomila ore all’anno)

Questi dati evidenziano in modo macroscopico il valore economico e sociale dei caregivers familiare oltre che la sua assoluta insostituibilità.

Si tratta di una funzione di grande rilevanza sociale (in particolare in Molise, in cui solo il 2% degli anziani è inserito in strutture assistenziali e il 3% beneficia del servizio di assistenza domiciliare integrata) che è però sostanzialmente ignorata dalla politica, dalla società… e dagli stessi caregiver, che spesso non hanno piena consapevolezza del proprio ruolo.

In particolare, occorre porre l’accento sull’enorme rilevanza del caregiving familiare nel caso di anziani affetti da demenze senili o, nello specifico, da morbo di Alzheimer. Le demenze e il morbo di Alzheimer sono malattie cognitive a carattere cronico – degenerativo, a forte impatto assistenziale. Basti dire che con il progredire delle patologie, occorre garantire un’assistenza continua 24 ore su 24. Attualmente in Molise le persone affette da demenza sono stimate in 5 mila. Di questi, circa l’80 % è assistito direttamente dai propri familiari. I malati di demenza e le loro famiglie vivono sovente in una situazione di difficoltà e di abbandono, il cui disagio è acuito dall’impegno fisico, psicologico ed economico necessari per l’assistenza. Ma se è vero ciò, è anche vero che in Italia e in Molise non esistono supporti specifici a favore del caregiving familiare. Ciò pur essendo scientificamente provato che i caregiver, a causa del loro ruolo, soffrono di stress, disturbi psicologici e problemi di salute connessi alle mutate condizioni di vita che il prendersi cura comporta. E’importante anche aggiungere che spesso i pochi servizi di orientamento, supporto, mutuo aiuto attivati, non sono conosciuti dal caregiver che, spesso, inizia la sua attività di assistenza ad anziani non autosufficienti in totale solitudine e perlopiù privo di conoscenze tecniche in molti casi essenziali: come fare l’igiene, come alimentare, come mobilizzare….

Nessun diritto alle ferie o alla malattia. Nessun riposo, nemmeno sabato o domenica. È questa la situazione in Italia dei caregiver. Presto però per loro le cose potrebbero cambiare: è stato presentato in Senato un disegno di legge (il 2128) che ne riconosce l’utilità inquadrando un esercito di 3 milioni di persone che silenziosamente accudisce parenti non autosufficienti perché malati gravi, anziani, disabili e tossicodipendenti. La proposta di legge, firmata da 58 senatori e senatrici, “riconosce e tutela il lavoro di cura nei confronti di familiari conviventi che necessitano di assistenza a causa di malattia, infermità o disabilità, svolto all’interno del nucleo familiare, e ne riconosce il valore sociale ed economico connesso ai rilevanti vantaggi che da tale attività trae l’intera collettività”.

Per iniziare a dare valore al lavoro del caregiver il Centro Alzheimer di Campobasso, insieme alla Unità di Valutazione di Bojano-Riccia ha programmato per il giorno 14 aprile un primo momento di aggiornamento per favorire il rapporto tra operatori sanitari e caregiver.

 

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