Era il 3 aprile del 1926 quando si alzò per la prima volta il sipario del Teatro Sociale per la recita serale della Tosca di Giacomo Puccini. Le cronache dell’epoca riferiscono dei tanti visitatori riversi nel foyer, fieri di prendere parte al più importante evento dell’anno.
Comincia così la storia di quello che sarebbe diventato, qualche anno più tardi, il Savoia di Campobasso, lo stesso teatro che oggi continua ad intrattenere con i suoi spettacoli i tanti appassionati molisani.
A 90 anni dall’inaugurazione, la Fondazione Molise Cultura – l’ente che si occupa della gestione e della programmazione degli eventi – ha deciso di organizzare un “open day”, una giornata di visite guidate durante le quali sarà possibile visitare quegli spazi normalmente inaccessibili al pubblico. Sottopalco, camerini, quinte e regia sono solo alcuni degli ambienti che potranno essere visitati ma gran parte del tempo verrà dedicata ad osservare i velluti, gli stucchi, le lavorazioni in ferro battuto in stile Liberty, i lampadari e gli affreschi che decorano la struttura. Fra questi i bellissimi lavori di Arnaldo De Lisio, grande artista molisano, pittore versatile che ha contribuito con le sue opere a nobilitare la storia artistica della regione. Oltre alle affascinati scene campestri, sarà possibile ammirare anche un’opera inedita, l’Allegoria delle tentazioni, un dipinto messo a disposizione da un collezionista privato.
“Nell’ultimo periodo – hanno dichiarato Presidente e Direttore della Fondazione – il teatro sembra aver avuto una grande, nuova ed incredibile stagione di vita e di frenetica attività”.
Gli spettacoli non sono mancati, questo è vero, come i numeri dei biglietti staccati, ma l’essere all’altezza delle tavole del palcoscenico del teatro simbolo e storia della città, non si misura certo con i numeri.
silvia valente
