Le famiglie di Campobasso sarebbero tra le più tartassate d’Italia da un punto di vista delle tasse. A dirlo è la Cgia di Mestre che ha appena divulgato l’ultimo report sull’imposizione fiscale, ricevendo molte contestazioni in verità. Questo perché, secondo l’ufficio studi, il ricco nord pagherebbe meno tasse del povero sud e ovviamente la notizia fa infuriare i settentrionali, da sempre convinti di sopportare sulle loro spalle il peso di tutta la nazione.
Ad ogni modo i dati che la Cgia presenta parlano di una differenza di ben 783 tra quello che paga una famiglia di Reggio Calabria, città al top della classifica dei dissanguati dal fisco e una di Udine, a fondo della lista che vede Campobasso al nono posto. Il campione preso in esame è un nucleo familiare con un unico lavoratore, coniuge e un figlio a carico, reddito annuo 31mila euro, abitazione di proprietà di 100 metri quadri e automobile. “Se consideriamo la qualità e la quantità dei servizi offerti, è evidente che questo gap non ha alcuna giustificazione e la gran parte delle famiglie del Sud che pagano le tasse subiscono una vera ingiustizia”, ha commentato il coordinatore dell’ufficio studi Paolo Zabeo, attirandosi le ire da tutta la Lombardia e Nord Est. Ma poi Zabeo spiega che “a gravare sulle tasche dei cittadini del Sud pesano, in particolar modo, l’addizionale regionale Irpef e la Tari. L’esosità della prima è dovuta al fatto che quasi tutte le regioni del Sud sono in disavanzo sanitario. L’elevato peso della seconda, invece, è riconducibile al fatto che i costi di gestione delle aziende di asporto rifiuti sono eccessivi e, come prevede da pochi anni la legge nazionale, devono essere interamente coperti dagli utenti con il pagamento del tributo”.
A Campobasso, secondo lo studio, la famiglia campione paga in media quasi 7500 euro di tasse. La situazione è però destinata a migliorare dice la Cgia di Mestre: con l’abolizione della Tasi sulla prima casa, le famiglie italiane risparmieranno nel 2016 mediamente tra i 200 e i 250 euro.
MartMa
