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sabato, Aprile 27, 2024

Razionalizzazione Poste, il grido di protesta di Cgil, Cisl e Uil

AttualitàRazionalizzazione Poste, il grido di protesta di Cgil, Cisl e Uil

Il Molise è una terra devastata dalla disoccupazione. I dati Istat registrano un -8% degli occupati tra il 2011 e 2013. Le vertenze di lavoro sono innumerevoli e ancora irrisolte. E’ la premessa che Cgil, Cisl e Uil hanno fatto nel presentare un altro problema: la razionalizzazione che sta mettendo in atto Poste italiane sull’intero territorio nazionale. Nel Molise 19 gli sportelli, gli uffici, che verranno aperti a giorni alterni, soprattutto nei piccoli comuni ma anche a Trivento e Larino. Una chiusura a Monteverde di Bojano. Si tagliano altri servizi essenziali penalizzando le realtà piccole, la quasi totalità nel Molise e soprattutto le fasce più deboli della popolazione come gli anziani o coloro che hanno difficoltà a spostarsi in centri più grandi. «Una penalizzazione – ha detto Tonino Colozza, della segreteria interregionale Cisl Abruzzo e Molise – che tocca anche i 100 precari che lavorano alle Poste. Gente che spera in un contratto o comunque vive con i 700 euro che riceve».
Il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno sulla questione. Argomento portato in senato anche da Roberto Ruta. I tre sindacati sollecitano la politica a fare qualcosa di concreto. Un appello al quale si associano anche i sindaci dei comuni interessati dalla razionalizzazione delle poste. «Chiediamo a Frattura di convocare un tavolo con le parti, di ascoltare la voce nostra e degli operatori delle Poste e prendere una posizione univoca e giusta per non far morire un territorio già in difficoltà» ha detto Giuseppe Contento, della Uil Poste, il quale ha evidenziato come da aprile la razionalizzazione toccherà 60 uffici postali.
L’efficacia e l’efficienza dei servizi la si misura con la risposta ai bisogni dei cittadini, hanno spiegato Cgil Cisl e Uil inserendo i problemi delle Poste sul territorio nel calderone della tante vertenze lavoro irrisolte. «Sono troppe e noi incalzeremo la Regione affinchè ci dia risposte certe e subito» ha rimarcato il segretario regionale della Cgil Sandro Del Fattore. «Se non ci saranno risposte – ha continuato – ci mobiliteremo ancora tutti insieme. Sulla vicenda Poste poi – ha concluso – le decisioni di razionalizzazione, come le chiama l’azienda, non sono motivate da questioni economiche, perchè gli utili sono alti, ma da logiche che noi non condividiamo».

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