di MARCELLA TAMBURELLO In una regione dove il tempo pare essersi fermato, con le attività produttive ai minimi storici e con uno dei più alti tassi di disoccupazione, i precari non si arrendono.
I lavoratori della Molise Dati, da tempo senza stipendio, ma ogni giorno operativi per portare avanti le attività informatiche che svolgono proprio per la Regione, hanno scritto una lettera al presidente del Molise, Paolo Frattura.
“Il 30 giugno è scaduta l’ultima proroga ai nostri contratti a progetto, l’ultima di tante – hanno scritto gli ormai ex dipendenti della Molise Dati, rivolgendosi al governatore – eppure abbiamo continuato a lavorare per garantire i servizi offerti alla regione, senza un contratto e ne compensi. E adesso ci ritroviamo in mezzo alla strada, senza lavoro e, cosa ancor peggiore, senza futuro ma con la responsabilità di portare il pane a casa per le nostre famiglie”. “Ci pare assurdo che un’azienda formi per oltre sette anni professionisti per poi mandarli a casa senza alzare un dito ma creando un danno per tutti, compresa la stessa regione che si ritrova ora senza più informatici” – hanno commentato ancora gli ex dipendenti della Molise dati.
In questa situazione, tra l’altro, restano fermi anche tanti progetti, per i quali sono stati spesi milioni di euro, e che potevano garantire nuovo lavoro con le convenzioni stipulate tra la società informatica e la Regione.
C’e’ amarezza nelle parole dei precari molisani ma in loro resta forte la speranza di sistemare una situazione a tratti paradossale. E il loro messaggio di speranza è rivolto proprio al presidente Frattura con la richiesta imminente di chiudere una vertenza che non ha ragione di esistere e per ridare a tutti il proprio posto di lavoro.
