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domenica, Aprile 28, 2024

Isernia. Detenuto morto dopo una caduta in cella, clamorose indiscrezioni sull’autopsia

AttualitàIsernia. Detenuto morto dopo una caduta in cella, clamorose indiscrezioni sull'autopsia

Le lesioni riscontrate sul cervello non sarebbero compatibili con una caduta accidentale. Sono queste le prime indiscrezioni che emergono dall’autopsia effettuata al Cardarelli di Campobasso sul corpo di Fabio De Luca, il detenuto di 45 anni che ha perso la vita in seguito a un grave trauma cranico. I primi riscontri sembrano dunque ridimensionare l’ipotesi dell’incidente, della caduta dal letto a castello. In quella cella del carcere di Isernia potrebbe essere accaduto altro. Non è cioè escluso che De Luca sia stato aggredito, spinto con violenza contro un muro o contro l’armadio. Una sorta di avvertimento, oppure uno scherzo. Ma poi la situazione deve essere sfuggita di mano. Salvatore Galeazzo, avvocato di fiducia dei familiari della vittima, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Ha detto solo che preferisce aspettare la relazione di Vincenzo Vecchione, il medico legale che ha effettuato l’autopsia alla presenza dei consulenti di parte, Giancarlo Bucci e Serena Di Giorgio. Per completare tutti gli accertamenti Vecchione ha due mesi di tempo. Nel frattempo il fascicolo è passato dalle mani del sostituto procuratore del tribunale di Isernia, Federico Scioli, a quelle del collega Marco Gaeta. Se le prime indiscrezioni sull’autopsia dovessero trovare conferme, la situazione dei due indagati che erano in cella con il 45enne si complicherebbe. Per ora il reato ipotizzato nei loro confronti è di morte o lesioni come conseguenza di altro delitto. Resta comunque da capire, qualora l’ipotesi di un’aggressione trovasse conferme, cosa abbia indotto i due indagati a prendersela con De Luca. Mentre è da escludere un collegamento tra l’episodio che si è verificato nel carcere di Isernia e l’aggressione subita da De Luca l’estate scorsa a Roma, nel quartiere San Lorenzo.

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