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domenica, Aprile 28, 2024

Usura a Isernia, gli indagati sfilano davanti al Giudice per le indagini preliminari

AttualitàUsura a Isernia, gli indagati sfilano davanti al Giudice per le indagini preliminari

Sono cominciati oggi al tribunale di Isernia, davanti al giudice per le indagini preliminari Antonio Ruscito, gli interrogatori di garanzia dei principali indagati dell’operazione White Shark, che ha permesso alla Squadra mobile di eseguire due ordini di custodia cautelare in carcere per Luigino e Costantino morello (secondo gli inquirenti erano le menti dell’organizzazione) e a disporre i domiciliari nei confronti di Claudio Giancola. Rintracciato nei giorni scorsi in provincia di Teramo, attualmente sta scontando la misura cautelare a Isernia. Secondo l’accusa aveva il compito di segnalare imprenditori, commercianti e cittadini in difficoltà. Per Celestino Morello si è optato per l’obbligo di firma, mente altre due persone sono invece indagate a piede libero. Pesanti i reati ipotizzati dalla procura di Isernia: associazione a delinquere finalizzata all’usura e all’estorsione. Le vittime, per evitare ritorsioni nei confronti dei familiari, erano infatti costrette anche a pagare le bollette della luce o del gas dei presunti usurai, oppure a rifornirli di generi alimentari. Un extra rispetto agli interessi applicati sui prestiti a strozzo: secondo il perito della Procura si andava dal 50% fino al 600%. Le indagini non sono ancora concluse. Nelle sei abitazioni perquisite dalla polizia sono stati sequestrati documenti definiti interessanti dagli investigatori: si parla di numerose scritture private, cambiali e passaggi di proprietà. Non è dunque escluso che anche altre persone, oltre alle dieci già accertate, siano finite nella strada senza uscita dell’usura. Un giro più vasto di quanto si creda. Le vittime non risiedono solo a Isernia o nei paesi vicini, ma anche nelle province di Frosinone, Foggia e Caserta.

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