Se c’è un luogo in Molise che più altri ricorda quelle pagine di storia che dalla Resistenza portarono alla Liberazione del Paese, questo è senz’altro è Rocchetta a Volturno. E, in particolare, l’area tra Castelnuovo e Monte Marrone. Proprio alle porte della frazione di Rocchetta perse la vita Giaime Pintor, giovane intellettuale antifascista. Nel tentativo di raggiungere Roma e unirsi alla lotta contro il nazifascismo, morì dilaniato da una mina piazzata dai tedeschi. Aveva appena 24 anni. Poco più su, a Monte Marrone, invece, cominciò a muovere i primi il Corpo italiano di liberazione. Da qui ci si cominciò organizzare per riconquistare la libertà perduta. Quest’anno si è vista più gente del solito da queste parti. La manifestazione è cominciata con la deposizione delle corone sul cippo che ricorda il luogo in cui perse la vita Pintor. Poco dopo ci si è spostati su monte marrone, per un doveroso ricordo di tutti coloro che morirono combattendo. Dal loro sacrificio prese corpo la nostra Costituzione. Per l’Associazione nazionale dei partigiani italiani oggi più che mai va difesa dai ripetuti attacchi che sta subendo. Il 29 aprile l’Anpi organizzerà una manifestazione. Nel frattempo ha realizzato un opuscolo sul senso di questa ricorrenza, destinato soprattutto alle nuove generazioni. Fortunatamente la lezione del 25 aprile i giovani sembrano averla fatta propria: ce n’erano diversi, oggi, a rendere omaggio a Pintor e ai tanti italiani che morirono per darci il dono più grande: la libertà.
25 aprile, a Rocchetta ricordati il partigiano Pintor e gli eroi di Monte Marrone
