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sabato, Aprile 27, 2024

“Drug dinners”, vasta operazione antidroga tra Molise, Abruzzo e Marche

Apertura"Drug dinners", vasta operazione antidroga tra Molise, Abruzzo e Marche

di TONINO DANESE

Una lunga fila di macchine, partite all’alba dal Comando regionale, a Campobasso. Un ottantina i carabinieri impegnati. Un elicottero da Bari. Un’unità cinofila da Chieti. A coordinare il blitz, denominato “Drug dinners”, i capitani Petrocco e  Gismondi che hanno portato alla luce una fitta rete di spaccio di droga anche pesante, coinvolti pure studenti, operai tutti attratti da facili ed alti guadagni. Si spacciava persino a minorenni. Un’operazione estesa, avviata circa un anno fa e che coinvolge non solo il Molise, ma anche le Marche e l’ Abruzzo. 20 le perquisizioni nelle case tra Campobasso e Bojano. 8 le misure cautelari disposte dal Gip Teresina Pepe su richiesta del sostituto procuratore Fabio Papa. In tre, di Campobasso, sono finiti in carcere. Erano nelle Marche, in comunità. Due sono in cella a Macerata, uno è stato portato nel capoluogo molisano. Tre, poi, sono finiti ai domiciliari a Bojano con applicazione di braccialetto elettronico. Per due, ancora, è scattato  l’obbligo di dimora. Misure eseguite dai militari del nucleo Investigativo. 19, infine, i denunciati, 11 per spaccio e detenzione di droga, 8 per favoreggiamento avendo aiutato alcuni degli arrestati, coprendoli in qualche modo.

Cocaina, eroina, cobret, Hashish, Mdma. Un ventaglio di stupefacenti ampio quello immesso nel mercato campobassano dalla rete di spaccio.  Tutto ha avuto inizio con un esposto anonimo giunto al Nucleo investigativo di Campobasso, nel quale si segnalava l’attività sospetta di un uomo già noto alle forze dell’ordine. Uomo che si riforniva di panetti di fumo in provincia di Chieti.

Il Capitano Gismondi, un veterano il cui fiuto si è subito allertato, non ha perso tempo, individuando il soggetto e pedinandolo. In poche settimane i carabinieri hanno capito che lo spacciatore aveva allestito un vero e proprio giro di affari con clienti e complici. Si riforniva tra il chietino e il napoletano. La droga veniva rivenduta a Campobasso attraverso una rete di referenti.

I militari hanno scoperto anche altre persone del capoluogo, ma pure di Bojano e San Salvo, con precedenti che spacciavano rifornendosi non solo a Chieti e Napoli, ma anche nella provincia di Foggia. Tubetti e panetti venduti quotidianamente, anche più volte, nel mercato della droga molisano. Gli accordi venivano presi con contratti brevissimi, con parole in codice e squilli telefonici. Ad alcuni incontri hanno assistito anche carabinieri in borghese che, in pochi mesi, hanno sequestrato oltre un chilo tra eroina, cocaina, cobret, hashish e Mdma, arrestando in flagranza due persone e denunciandone 4.

Tanti gli elementi raccolti dai carabinieri che hanno portato la Procura di Campobasso, e quella di Vasto, a chiedere le misure cautelari. A gennaio, infatti, i primi due arresti a San Salvo. Oggi le altre otto misure, tra Molise e Marche. Il livello di guardia, nel contrasto allo spaccio di stupefacenti, resta alto

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