9.3 C
Campobasso
lunedì, Maggio 6, 2024

Finanziamento ai Gruppi regionali, i conti non tornano. Spunta il danno erariale da 320 mila euro l’anno

AperturaFinanziamento ai Gruppi regionali, i conti non tornano. Spunta il danno erariale da 320 mila euro l'anno

di GIOVANNI MINICOZZI

E l’indenntà per i portaborse illegittimamente percepita non è stata ancora restituita da tutti i consiglieri

Gli uffici di palazzo Moffa hanno dato corso alla determina dirigenziale firmata a fine anno ed hanno liquidato le spettanze maturate dai  Gruppi consiliari nel 2013.

In sostanza è stata applicata la legge regionale numero 10 del 25 luglio 2013 che recepì il decreto Monti sulle nuove indennità dei consiglieri e sul finanziamento pubblico spettante ai Gruppi stessi.

Dopo l’abrogazione dell’articolo 7, sostanzialmente imposta dalla Presidenza del Consiglio dei ministri con la decisione di impugnare la legge davanti alla suprema Corte, gli stipendi della casta sono rientrati nella norma anche se l’indennità per i portaborse illegittimamente percepita non è stata ancora restituita da tutti i consiglieri.

I conti invece non tornano per quanto riguarda il finanziamento assegnato ai Gruppi regionali che hanno incassato:

– 5mila euro all’anno per ciascun consigliere

-3.700 euro al mese liquidato ad ogni componente del Gruppo e finalizzato al pagamento dei collaboratori esterni, un D6, per ciascun eletto con la possibilità di contrattualizzare più persone entro il limite di 3.700 euro per un totale di 932mila 400 euro all’anno.

In più, a dispetto del decreto Monti sono stati erogati anche i 5 centesimi per abitante, circa 16mila euro all’anno, che dovevano essere suddivisi tra i 21 consiglieri regionali per un importo procapite  di 762euro. Invece a ciascun eletto è stato attribuito l’importo di 16mila euro determinando, in tal modo, un danno erariale pari a 320mila euro all’anno.

Alla faccia delle Iene, della stampa nazionale e regionale!

Le figuracce rimediate e le menzogne dette a più riprese sul famigerato articolo 7 non hanno esaurito i propri effetti. Non esistono rimedi: quando si tratta di incassare soldi pubblici gli eletti a palazzo Moffa non si arrendono mai, neanche al cospetto dei limiti imposti dalla legge nazionale.

Ma i molisani, alle prese con le difficoltà quotidiane e con le tasche vuote, si chiedono: dov’è la Corte dei Conti e perché non interviene? Forse c’è bisogno di una segnalazione esplicita? Eccola, l’abbiamo già fatta e per la terza volta l’abbiamo ripetuta in questo articolo.

Così come per la terza volta chiediamo alla Procura della Repubblica di Campobasso di informare i molisani circa le risultanze sull’inchiesta relativa alle spese pazze sostenute dai Gruppi consiliari negli anni passati.

Possibile che in tutte le Regioni ci siano state conseguenze penali mentre nel Molise tutto tace?

Perché il generale Verdolotti, ex comandante della Guardia di finanza dichiarò otto mesi fa che nelle indagini preliminari sui Gruppi aveva scoperto fatti da lui stesso definiti «indicibili e inenarrabili»?

La gente vuole conoscere la verità dei fatti e chiede a gran voce di perseguire penalmente gli eventuali responsabili di truffa e appropriazione indebita.

Ultime Notizie